Verificare la stabilità degli istituti scolastici genovesi, e italiani in generale. Ecco quello che sta accadendo, mandante il Ministero dell’Istruzione e gestore il Comune, tramite ditta esecutrice, che sta cogliendo di sorpresa gli stessi presidi delle scuole, avvertiti una quindicina di giorni fa del fatto che ci sarebbero stati i lavori, e anche due giorni prima della data effettiva degli interventi. Favorevoli, invece, i genitori, preoccupati soprattutto per l'incolumità dei piccoli.
Ma che cosa succede praticamente? Che nelle scuole pubbliche dell’obbligo, ma non tutte, arrivano ingegneri e tecnici che armati di bastoni e altri strumenti tecnologici toccano fisicamente i soffitti per vedere se cadono pezzi di intonaco, se non addirittura di muro. Quale seguito abbiano i controlli, ai presidi, non è dato saperlo. Non gli resta che incrociare le dita, sperando che tutto vada bene e che non siano necessarie chiusure per inagibilità.
A Genova si sono già visti i primi risultati. Oggi niente lezioni alla primaria Mazzini di via Lodi e alle medie Lucarno, a deciderlo il consiglio dell' istituto comprensivo Staglieno. L’istituto comprensivo Montaldo invece ha rimandato il blocco delle attività didattiche programmato per domani. E dal 23 maggio inizierà il monitoraggio in centro, a Castelletto e nel centro storico.
Sulla bontà degli interventi, cioè sul fatto che siano un bene per la sicurezza degli studenti, nessuno di buon senso ha qualcosa da opinare. Sulle modalità di comunicazione e attuazione, ci sono polemiche. Anche perché in qualche caso si è deciso di sospendere l’attività per consentire, dopo i controlli, di riordinare e ripulire le scuole.
Ricorda un’insegnante, ci sono molti bambini asmatici o con problemi respiratori, la bonifica è fondamentale. Quindi da un lato è certamente meglio sospendere l’attività, ma avendolo saputo prima si sarebbero organizzati sia gli insegnanti, che i bidelli, che gli stessi genitori che i bambini, da qualche parte, li hanno dovuti sistemare.
I GENITORI SODDISFATTI PER I CONTROLLI
"Avrebbero dovuti farli prima - dicono i genitori all'uscita della scuola di Sant'Eusebio - di fronte alla sicurezza dei bambini tutto passa in secondo piano". Non manca chi fa notare che lasciare i figli a casa può essere un problema, ma nel complesso la novità è accolta con favore. Meglio i disagi che i rischi.
IL PRESIDE: "POTEVANO AVVVERTIRCI PRIMA"
"Una quindicina di giorni fa abbiamo saputo che ci sarebbero stati i controlli, ma solo martedì ci hanno detto che giovedì era la data scelta: abbiamo dovuto organizzare tutto in fretta, ma i genitori stessi erano favorevoli alla chiusura della scuola stamani, per poterla pulire e bonificare a dovere dopo gli interventi che sono molto invasivi e che abbiamo finito ieri sera alle 22" ha spiegato Marco Casubolo, preside dell'istituto comprensivo Staglieno a Genova. "Inoltre non tutte le scuole sono state controllate, nel mio istituto comprensivo, ma non ci hanno spiegato il criterio...".
L'INSEGNANTE: "IL PERSONALE COSTRETTO A ESSERCI"
"La cosa che ha sconvolto le attività è stata saperlo un giorno prima, cioè ieri pomeriggio ci hanno detto che i controlli sarebbero stati oggi e non domani mattina quindi abbiamo dovuto fare tutto di fretta e il personale è stato reclutato senza porsi il problema se potevano o meno. Era meglio farlo dopo la fine della scuola" si sfoga Marina Casadio, insegnante della scuola elementare Sant'Eusebio di Genova.
cronaca
Scuole genovesi, blitz del Ministero tra le polemiche (ma genitori soddisfatti)
Verifiche sulla stabilità delle strutture, lezioni sospese a Staglieno
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