politica

Scontro in aula a Palazzo Madama
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L'utilizzo delle aree Expo di Milano continua a far discutere, e stavolta nella bufera ci finisce anche l'Istituto Italiano di Tecnologia. L'attacco arriva dritto da Giorgio Napolitano, presidente emerito della Repubblica, che insieme alla senatrice Elena Cattaneo ha sollevato forti dubbi sul progetto Human Technopole che vede protagonista proprio l'Iit. Una doppia accusa: al Governo, per aver fatto “scelte discrezionali senza competizione pubblica”, e di riflesso anche all'ente diretto da Roberto Cingolani che, a dire dei due senatori, non avrebbe fornito abbastanza informazioni sulla gestione del progetto.

Le cifre in gioco sono importanti: 80 milioni di euro subito messi a disposizione dal Governo, che nell'arco di dieci anni salgono a 1,5 miliardi. Una grande operazione per finanziare il futuro polo tecnologico dedicato alle scienze della vita e alla nutrizione, nelle stesse aree milanesi di Expo 2015 che a queste tematiche era consacrato. “I seguiti di quella decisione e annuncio non sono mai stati chiariti. Non c'è stata alcuna informazione", lamenta l'ex capo di Stato, oggi senatore a vita. “Un progetto nato in modo improvvisato, come non avviene in nessun Paese”, polemizza la senatrice Cattaneo. Interventi che fanno da cornice a un ordine del giorno che impegna il Governo a fornire risposte.

Secondo la senatrice, poi, sarebbero molti i punti oscuri nel funzionamento di Iit: “Chi riceve denaro pubblico deve rendicontare pubblicamente, mentre i centri di ricerca come l'Iit, fondazione di diritto privato largamente finanziata con fondi statali, si sottraggono alle rendicontazioni pubbliche e all'amministrazione trasparente. Infine l'ente beneficiario scelto non ha le competenze specifiche. E ciò lo ha portato a reclutare in modo discriminatorio, tematiche, enti e studiosi”. E Napolitano rincara: “Non è mai stata resa nota la composizione dei panel di valutatori internazionali”.

Ma i quesiti sollevati dai due senatori sembrano contenere più fumo che arrosto. La replica del Governo in aula la dà la senatrice Angela Donghia, sottosegretario del MIUR, che si aggiunge anche alle parole della senatrice Pd Francesca Puglisi. Quanto ai valutatori, saranno nove e “tutti operanti all’estero negli Stati Uniti, in Giappone, Germania, Gran Bretagna”. Il criterio usato per individuarli è il “riconosciuto merito scientifico a livello globale”, e sette di loro sono a capo di “centri/istituti di risonanza mondiale nelle aree scientifiche di cui si occuperà Human Technopole”.

Dati i pareri, il progetto sarà revisionato e quindi reso pubblico. “È già previsto, quindi, che tutto ciò avvenga nella massima trasparenza”. Tutti i ricercatori, compresi i sette direttori dei centri di ricerca “saranno selezionati sulla base di bandi internazionali da subito, secondo procedure standard di call internazionale. Identicamente si provvederà a costruire un board di indirizzo e ad indentificare tutte le figure apicali con call internazionale”.

Ma che sarà del super finanziamento in arrivo da Palazzo Chigi? “Gli 80 milioni sono uno stanziamento che si trova nelle disponibilità dello stato, non di Iit che non lo ha nemmeno richiesto. È evidente che si tratti del portafoglio iniziale per mettere a punto l’infrastruttura iniziale: occorre adattare e mettere a punto 30mila mq di spazi, una parte ex expo da riadattare, una parte probabilmente da costruire”. L'effettiva erogazione delle risorse, viene precisato, deve essere approvata “con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del MEF, come previsto dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge n. 185 del 2015.

Infine, la risposta alla senatrice Cattaneo che si chiede perché sia proprio Iit a realizzare un progetto definito strategico dai suoi promotori: “Il progetto è stato prodotto da Iit insieme alle Università Milanesi e diversi altri enti di rilevanza nazionale come il Cineca, ma non assegnato all'ente. Qualora non dovesse averne le competenze, la valutazione lo metterà chiaramente in luce. In realtà Human Technopole è un’iniziativa molto ampia e interdisciplinare, che richiede comunque la sinergia di diverse istituzioni operanti in settori diversi”.

ODG CONTRO IIT

Ordine del Giorno n. G2.1 al DDL n. 2299

G2.1
CATTANEO, TOCCI, BOCCHINO, PETRAGLIA, MINEO, GOTOR, MUCCHETTI, CORSINI

Il Senato,
in sede d'esame del disegno di legge n. 2299, recante «Conversione in legge del decreto-legge 29 marzo 2016, n. 42, recante disposizioni urgenti in materia di funzionalità del sistema scolastico e della ricerca»,
Premesso e considerato che
- il decreto-legge n. 42 del 2016 ha ad oggetto disposizioni volte al miglioramento del funzionamento del sistema scolastico e della ricerca;
- in merito alla ricerca all'articolo 2, introduce una disciplina per la stabilizzazione e il riconoscimento della Scuola sperimentale di dottorato internazionale Gran Sasso Science Istitute (GSSI), alla cui copertura finanziaria provvede attingendo con fondi ordinari, privando altri enti di parte delle risorse;
- in altra occasione e con ben altri ordini di grandezza il Governo ha reperito risorse ad hoc senza attingere al fondo ordinario, in particolare con il decreto-legge 25 novembre 2015, n. 185 - Misure urgenti per interventi nel territorio, convertito nella legge n. 9 del 22 gennaio 2016, prevedendo all'articolo 5 - Iniziative per la valorizzazione dell'area utilizzata per l'Expo, l'attribuzione all'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) «un primo contributo dell'importo di 80 milioni di euro per l'anno 2015 per la realizzazione di un progetto scientifico e di ricerca, sentiti gli enti territoriali e le principali istituzioni scientifiche interessate» che IIT elabori «un progetto esecutivo che è approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze»;
- tale modo di procedere da parte del Governo sfugge ad ogni logica di programmazione e funzionalità del «sistema ricerca Italia» che invece dovrebbe evitare e, nel caso, impedire scelte improvvisate quali quelle descritte;
- nel corso dei lavori in Commissione con l'emendamento 2.11 Bocchino ed altri si è discusso dell'opportunità di rivedere il meccanismo di realizzazione dello Human Technopole, di cui al decreto-legge n. 185 del 2015, privilegiando un bando nazionale e non una decisione top down e prevedendosi ad esempio che con decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze si emanasse un bando per la progettazione e la realizzazione di un'iniziativa nazionale di ricerca scientifica e tecnologica da attuarsi anche utilizzando parte delle aree in uso a EXPO S.p.a. ove necessario previo loro adattamento, cui potessero partecipare liberamente università ed enti pubblici di ricerca nazionali interessati;
- ad oggi la scelta discrezionale del Governo dell'ente IIT cui demandare la realizzazione di un progetto scientifico di ricerca con contestuale erogazione diretta di 80 milioni di euro benché oggetto di forti critiche da parte della comunità scientifica puntualmente ripresi da atti parlamentari di sindacato ispettivo e d'indirizzo mai riscontrati dal Governo né esaminati in Parlamento, sembra non essere in discussione;
- con comunicato del 22 marzo i Ministri dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Stefania Giannini e il Ministro dell'Agricoltura con delega a Expo Maurizio Martina hanno annunciato che:
1) è stato avviato il processo di valutazione dello 'Human Technopole';
2) il Miur, «nel suo ruolo di coordinatore degli attori coinvolti, ha inviato la proposta progettuale ad un panel di valutatori internazionali di altissimo profilo»;
3) il panel è composto da «soggetti indipendenti» chiamati a dare «un giudizio sul piano di lavoro, comprensivo di tutte le prescrizioni utili per la finalizzazione del programma, secondo quanto previsto dai miglioristandard internazionali»;
4) la valutazione si concluderà entro la seconda metà di aprile;
5) al termine della valutazione «il Governo definirà il livello d'investimento e le modalità operative della gestione del progetto esecutivo, attraverso provvedimenti che saranno vagliati dal Parlamento»;
impegna il Governo:
a) a render note le procedure di selezione del «panel di valutatori internazionali di altissimo profilo» che stanno valutando il progetto proposto da IIT e quale tipo di valutazioni sia stato loro richiesto;
b) a precisare in cosa consista il ruolo di «coordinatore degli attori coinvolti» svolto dal Miur nel progetto Human Technopole e come tale coordinamento sia stato esercitato fino ad oggi e quale destinazione concreta avranno gli 80 milioni di euro attribuiti come «primo contributo» per l'anno 2015 all'Istituto Italiano di Tecnologia con il decreto-legge n. 185 del 25 novembre 2015;
c) a illustrare le ragioni che hanno portato il Governo a richiedere espressamente al IIT un progetto di ricerca con contestuale erogazione diretta di 80 milioni a un ente sprovvisto delle competenze specifiche nelle materie e i contenuti di scienze della vita e nutrizione oggetto del progetto stesso;
d) a ripensare le strategie per la realizzazione del progetto Human Technopole, adottando ogni atto necessario e opportuno, per esempio sulla falsariga del progetto The brain initiative promosso dal Governo statunitense, ma anche di operazioni analoghe che hanno portato negli ultimi decenni alla realizzazione di large scale facilities for science, dette anche large scale research infrastructures in numerosi paesi sviluppati. Al fine di realizzare un percorso trasparente e «scientificamente» partecipato di tutta l'articolazione del progetto Human Technopole, di affidare agli Enti di Ricerca italiani aventi come missione statutaria la ricerca e la formazione in ambito scientifico (CNR, università, centri di ricerca) e competenti sui temi inerenti a Human Technopole, l'organizzazione di conferenze internazionali ristrette e rapide alle quali invitare scienziati, tecnologi ed economisti della ricerca italiani e internazionali, esperti nei settori che il Governo ritiene di voler promuovere, cioè scienze biomediche e della nutrizione. Da tali conferenze dovrebbero emergere gli obiettivi strategici di alto profilo acquisiti dal Governo a cui far seguire una conferenza pubblica durante la quale il Governo incarica gli enti di gestire un bando pubblico per sviluppare in un progetto le idee guida e proporre le forme organizzative più appropriate per il conseguimento degli obiettivi, affidando a una commissione internazionale la scelta delle migliori proposte. Solo a seguito del progetto così individuato, il Governo promuoverà i bandi per identificare gli enti coinvolti e i coordinatori delle linee di ricerca e per finanziare (sempre con modalità competitive) gli allestimenti dei laboratori e i progetti specifici volti al conseguimento di obiettivi conoscitivi e prodotti tecnologici innovativi, tali da rilanciare davvero la ricerca e l'economia del Paese nella dimensione mondiale della scienza e dell'economia della conoscenza.