salute e medicina

L'assessore Viale presenta il Libro Bianco e apre ai privati
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Nessun ospedale verrà chiuso, nessun direttore generale verrà mandato via a giugno, i privati entreranno all’interno degli ospedali e rimarranno 5 Asl con una più forte governance. Questo a grandi linee il modello ligure della sanità che l’assessore regionale Viale ha presentato agli stati generali

"Dopo una lunga serie di incontri con sindaci, medici, operatori, sindacati e farmacisti, è emerso che c'è voglia di trovare un modello ligure. Che vuol dire mettere al centro la persona, non più l'ospedale. L'ospedale va lasciato alle emergenze. Bisogna rafforzare il rapporto con i medici del territorio, puntare sul sitema della residenzialità", precisa l'assessore regionale alla sanità, Sonia Viale.

Più snello il funzionamento degli ospedali, ma la Regione, per ora, salva quelli piccoli: "Non possiamo permetterci di chiudere nessun presidio. Dobbiamo limitare le fughe dei cittadini fuori Liguria, fare in modo che tutte le risposte ai bisogni sanitari siano all'interno della nostra regione. Ci sono ancora eccellenze, luoghi che nell'immaginario sono sempre richiami per risposte reciproche".

131 mail con proposte, oltre 100 le manifestazioni di interesse arrivate dai territori negli ultimi mesi all’assessorato e oltre la metà dei 235 sindaci liguri consultati. Passa attraverso questi numeri il libro bianco della sanità, la bozza della riforma regionale. Dall'Asl 1 è emersa la richiesta di procedere con il progetto dell'ospedale unico, dall'Asl 2 l'uniformità dei percorsi di cura, il ruolo dell'ospedale di Cairo Montenotte e la difesa del Santa Corona di Pietra Ligure, dall'Asl 3 l'impulso di procedere verso la realizzazione dell'ospedale del Ponente e una struttura in Valpolcevera, dall'Asl 4 la mancanza di servizi intermedi, dall'Asl 5 la realizzazione del nuovo ospedale di La Spezia.

Tra i punti centrali una rivoluzione in vista per le residenze per anziani e una maggior apertura alla sanità privata. "Saremmo ipocriti a dire che in Liguria non ci sono privati, anzi, ce ne sono di più che in altre regioni. Le liste d'attesa costringono molti cittadini a rivolgersi ai privati pagando di più. Quello che diciamo noi è diverso: mantenere un sistema pubblico e diversificare la gestione", dice Viale.

Secondo l'assessore "entro giugno la proposta di legge sarà approvata dal Consiglio regionale e entro luglio la riforma sarà affidata alle mani del Consiglio regionale per l'approvazione definitiva".