porti e logistica

Dopo il parere del Consiglio di Stato
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I terminalisti genovesi sono molto nervosi per la piega che sta prendendo la questione sulle concessioni portuali entrata anche nell’assemblea annuale degli Agenti marittimi. Di recente il Consiglio di Stato ha detto qualcosa destinato a cambiare il futuro dell’assegnazione e del rinnovo delle concessioni, cioè che il metodo usato fino a oggi, la procedura di evidenza pubblica, non è quello giusto ma serve una gara.

Il porto di Genova, in linea con le osservazioni in Commissione Trasporti del Senato di Maurizio Rossi fatte ad agosto 2015, aveva col presidente uscente Merlo, congelato le pratiche “anche perché – ha precisato l’ammiraglio e commissario Giovanni Pettorino – non sarebbe corretto prolungare per decenni visto che fra poco me ne andrò. Abbiamo avviato le istruttorie. Comunque il tema gare va approfondito”. 

Invece alcuni porti hanno allungato le concessioni anche di sessant’anni, vedi Trieste, ma anche più vicini, come La Spezia. Questo ha fatto imbestialire i terminalisti genovesi, che volevano, ovviamente, pari trattamento. Di favore. Gli agenti marittimi chiedono certezze nei tempi dopo il parere del consiglio di Stato.

“Ora diteci che cosa fare delle concessioni che sono state date negli altri porti” ha dichiarato il presidente uscente di Assagenti di Genova, Gian Enzo Duci.