politica

Soffia il vento delle primarie nelle correnti a caccia del candidato per il 2017
1 minuto e 39 secondi di lettura
Le ultime vicende legate alla crisi della giunta Federici hanno, di fatto, spaccato in tre il Partito Democratico: paitiani, orlandiani e sinistra Dem. Tre correnti che stanno puntando su strategie diverse per individuare il candidato giusto alle elezioni del 2017.
I renziani legati a Raffaella Paita e a Massimo Federici hanno già un candidato in pectore che punta chiaramente a fare il sindaco al prossimo mandato: è l'assessore in carica Corrado Mori. Ma all'interno del gruppo c'è chi storce il naso. Il nome alternativo pronto a scendere in campo nei prossimi mesi è Renato Goretta, presidente di Atc, radicale, ma molto vicino alla consigliera regionale.

Anche gli orlandiani hanno il nome pronto: è quello di Alessandro Pollio, uno degli assessori che si sono dimessi poco più di un mese fa, dopo lo strappo con il sindaco. Nei mesi scorsi tuttavia il Ministro Orlando aveva manifestato l'idea di puntare su un esponente della società civile: il nome che avrebbe in mente è quello dell'avvocato Roberto Rio.

La sinistra Dem, che fa riferimento all'europarlamentare Brando Benifei, pur vicina al Ministro, negli ultimi tempi sta cercando di smarcarsi sempre più da Orlando. L'atteggiamento più morbido nei confronti di Federici da parte del capogruppo in Consiglio Luca Erba durante la fase finale della crisi ne è la dimostrazione. Questa componente del Pd spezzino punta così su Lorenzo Forcieri che però vorrebbe evitare le primarie, soprattutto se in competizione con gli assessori uscenti.

Manovre, riunioni di corrente, strategie stanno proseguendo dentro il partito democratico spezzino che, tuttavia, non ha ancora risolto definitivamente la crisi politica della giunta Federici. Il sindaco attende un nome dagli orlandiani per completarel la squadra. Ma nonostante il via libera del Ministro al ritorno del dimissionario Luca Basile, negli ultimi giorni sembra prevalere la linea del non ritorno in giunta, lasciando carta bianca a Federici, almeno nella scelta degli assessori. Con gli orlandiani pronti a dare battaglia in Consiglio sulle decisioni della giunta.