cronaca

Nessuno sconto per i 4 slavi accusati di tentato omicidio
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Nessuno sconto di pena per i quattro condannati per aver picchiato un gruppo di clochard slovacchi mentre dormivano sotto i portici di Piccapietra, nel centro di Genova, la notte del 25 gennaio di due anni fa. La corte di appello di Genova ha confermato le pene inflitte in primo grado ritenendo gli imputati colpevoli di tentato omicidio.

I difensori avevano chiesto la derubricazione del reato da tentato omicidio a lesioni gravissime. Ma la corte non ha accolto la richiesta nonostante lo stesso procuratore generale della corte d'Appello avesse chiesto di ridurre la pena accettando l'assunto che i quattro probabilmente non erano partiti per uccidere ma 'solo' per punire i clochard.

Restano dunque in carcere i due slovacchi Michael Krahulec detto 'Miha', 26 anni e Martin Krocka, 34 anni, ritenuti il regista della spedizione e il suo braccio destro, condannati a 11 anni e 2 mesi e 12 anni, pena più pesante questa perché Krocka è pluripregiudicato e nel blitz impugnava un tubo di ferro. Gli altri due sono Ahmed Dridi, 21 anni, originario della Tunisia, e Karlo Bilani, 20 anni, origini albanesi ma nato in Germania. I due, di nazionalità italiana residenti in Versilia, sono stati condannati a 7 anni, 9 mesi e 10 giorni ciascuno. L'unico che beneficia dei domiciliari grazie al braccialetto elettronico è Dridi.

A pesare sulla sentenza della corte di appello anche il fatto che nessuno dei quattro ha mai manifestato in modo concreto il pentimento del reato commesso, e tantomeno hanno mai proposto un risarcimento economico dei danni materiali e morali procurati alle vittime.