"Il latte genovese finisce nel letame, nel vero senso del termine, grazie alle assurde politiche europee che hanno permesso l'ingresso in Italia di imponenti quantitativi di latte dall'estero a costi molto bassi". Lo denuncia l'assessore ligure all'Agricoltura, Stefano Mai, che poi invita i liguri a "comprare latte crudo prodotto in Liguria e venduto nei distributori". Nei giorni scorsi, Parmalat ha deciso di non prorogare il contratto per l'acquisto del latte dei produttori della Cooperativa Val Polcevera, offrendo in cambio una cifra a litro di 25 centesimi, decisamente inferiore rispetto al costo di produzione che si aggira sui 36, più altri 9 per le spese di trasporto. I produttori soci della Cooperativa Val Polcevera si trovano quindi costretti a gettare letteralmente via il latte delle proprie mucche con un danno incalcolabile per aziende locali e per l'intero indotto.
"Come Regione sosterremo i produttori, ma nel contempo vorrei invitare tutti i genovesi e i liguri in generale a fare un piccolo gesto per contribuire a sostenere le eccellenze delle nostre produzioni lattiero-casearie recandosi nel distributore di latte crudo più vicino per acquistarlo dai produttori del nostro territorio", continua Mai.
Oltre che presso le aziende zootecniche della Valle Stura, Scriva, Aveto e Polcevera, l'assessore Mai ricorda che a Genova il latte dei produttori genovesi è acquistabile nei distributori-erogatori di latte crudo, che si trovano a Bolzaneto nel circolo di acquisto solidale, nei mercati comunali coperti di Terralba, Romagnosi, del Carmine e in via Varenna a Pegli, a Campo Ligure in via don Minzoni, a Casella in via Aldo Moro, a Busalla in piazza Macciò, a Rossoglione in via Roma, a Masone in via Vittorio Veneto, a Campomorone in via Martiri della Libertà.
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