
“A Ventimiglia la situazione del flusso migratorio, in continua evoluzione, è ora ulteriormente mutata, – continua il Sindaco - la presenza di migranti è più stanziale. Il centro di prima assistenza risulta completamente occupato ed il flusso migrante che giunge in città si sta dislocando in varie zone non adeguate all’accoglienza. Il centro di prima assistenza, nato per dare un primo aiuto alle persone in cammino, è stato appositamente collocato in prossimità della stazione ferroviaria per esigenze contingenti dei migranti e contemporaneamente per rendere fruibile l’area della stazione ai viaggiatori permettendo il regolare svolgimento del servizio ferroviario, tuttavia oggi non assolve più ai compiti originari: la stazione è di nuovo non più fruibile e i migranti vagano cercando riparo estemporaneo in città. Con l’aumento dei flussi migratori riappaiono i gruppi No Borders, e l’eventuale e paventata ripetizione dell’esperienza vissuta lo scorso anno con il loro presidio in frontiera avrebbe gravi ripercussioni sulla nostra cittadinanza e sulla sua – già dimostrata – capacità di accoglienza, rendendo ben più difficile la serena convivenza ed il mantenimento dell’ordine pubblico”.
Ioculano ha inoltre chiesto la convocazione alla Prefettura di Genova di un tavolo composto dai Sindaci, da rappresentanti della Regione e degli enti attivi nel settore dell’immigrazione per discutere delle modalità di gestione dei flussi migratori nella nostra Regione, al fine di organizzare e coordinare le azioni da intraprendere nel rispetto dei cittadini extracomunitari e delle esigenze delle collettività ospitanti.
IL COMMENTO
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