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Acque agitate nel M5s. La portavoce regionale sferza i consiglieri comunali
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Acque agitate nel Movimento 5 Stelle. Sulla nave in tempesta ci sono da una parte Paolo Putti e il gruppo dei consiglieri comunali e dall'altra Alice Salvatore e Marco De Ferrari. Insomma, l'imbarcazione è la stessa ma le diverse ciurme sembrano remare in direzioni opposte. A tentare di rasserenare gli animi è intervenuta a Primocanale proprio Alice Salvatore, che però - a fronte di alcune parole di elogio rivolte ai colleghi di Palazzo Tursi ("ci sono state molte proposte che la Giunta Doria non ha nemmeno preso in considerazione") - non ha risparmiato loro anche qualche sferzata.

"Avrei voluto vedere posizioni più nette quando la Giunta Doria ha mostrato di essere un totale fallimento per l'amministrazione della nostra città", ha spiegato Salvatore. "Ad esempio, dopo l'alluvione del 2014 si sarebbero dovute chiedere con forza le dimissioni di Doria. Così come quando il sindaco ha tradito il mandato elettorale e il suo programma dando un tacito ok alla Gronda".

Che la frattura all'interno del Movimento 5 Stelle sia netta lo dimostra anche il post, pubblicato su Facebook del consigliere comunale Stefano De Pietro, che mostra la Salvatore nei panni di una 'dominatrix' sadomaso. "Ci sono state molte polemiche recentemente riguardanti i percorsi che stiamo avviando per la stesura del programma per le Amministrative del 2017", ha commentato la Salvatore. "Credo che sia normale. È nella natura umana che ci siano delle agitazioni quando c'è un appuntamento così importante, come quello che arriverà a Genova tra circa 14 mesi".

Ma qual è il reale motivo di questa spaccatura? "Da una parte c'è un percorso, avviato da un gruppo di attivisti, per raccogliere problematiche e segnalazioni dal territorio attraverso la consegna di un questionario. Questo è un ottimo modo per creare una banca dati di quelle che sono le sensibilità dei cittadini. Poi, insieme a questo, c'è il percorso che sto promuovendo, dove ci sono degli incontri pubblici aperti a tutti in cui invitiamo persone che abbiano esperienza e competenza in un determinato ambito. Purtroppo - ha aggiunto la consigliera regionale - c'è chi ritiene che, essendo iniziato prima un certo tipo di percorso, non fosse il caso di procedere anche con l'altra metodologia. Queste due cose a mio avviso posso convivere. Sono certa che troveremo una sintesi perché bisogna essere assolutamente tutti uniti".

Una volta trovata l'eventuale sintesi sul programma, bisognerà pensare al nome del candidato sindaco.
Ancora nulla è deciso sulle modalità con cui questo nome verrà scelto, ma secondo la Salvatore potrebbero ricalcare quelle adottate nelle altre grandi città, per cui "ci sarà probabilmente una selezione online, he farà seguito a una selezione sul territorio". La novità potrebbe cnistere nell'apertura del voto agli attivisti di tutti i comuni della Città Metropolitana di Genova. "Non lo so, è probabile. Sicuramente coinvolgeremo i comuni di tutti i territori nel programma perché chi vince, oltre a fare il sindaco di Genova, dovrà essere anche presidente della Città Metropolitana", ha concluso la portavoce 5 Stelle.