La prossima partita con il Frosinone dovrebbe permettere al Genoa di archiviare la pratica-salvezza, ottenendo così il biglietto per il decimo campionato consecutivo in serie A: sequenza che mai la squadra rossoblù, dall'istituzione del girone unico nel dopoguerra, aveva conquistato. Ma il primato storico non sembra sufficiente, per neutralizzare l'ormai consolidata ostilità di gran parte della piazza verso Enrico Preziosi.
Il presidente si dice determinato a proseguire l'esperienza rossoblù, iniziata nell'estate del 2003 dopo le avventure tra luci e ombre alla guida di Saronno e Como. A Genova, il Joker ha consolidato la presenza nel massimo campionato di una squadra abituata all'altalena tra A e B, interrompendo un vuoto che prima di lui durava da 12 anni. Ma i tifosi gli rimproverano di aver sempre rinunciato a una crescita strutturale, scomponendo e ricomponendo l'organico a ogni sessione di mercato.
Purtroppo, la situazione economica e finanziaria del club lascia presumere che anche la prossima campagna estiva dovrà chiudersi in robusto attivo: Pavoletti, Rincon, Perin e Ansaldi sono i principali indiziati per un eventuale nuovo sacrificio. A questo punto, fondamentale sarà il ruolo della conduzione tecnica: se, come pare sempre più probabile, Gasperini si avvierà su altre strade, il suo posto verrà preso da un tecnico scelto in una rosa che comprende – a meno di grandi sorprese - Oddo, Juric e Pioli.
Al successore spetterà il compito di conciliare i mercati creativi del patron con la necessità di rispettare i livelli di competitività, ormai raggiunti dal Genoa gasperiniano. Ma sul futuro del Grifone di Preziosi è destinata a pesare in modo permanente l'incognita che risponde al nome di Giovanni Calabrò, per parte sua ritiratosi ufficialmente dalla scena, dopo il diniego alla sua proposta di subentro nella holding di cui la società calcistica è solo una parte. Che il finanziere quarantenne, uscito allo scoperto accanto al governatore Toti alla prima della stagione lirica, stia comunque mettendo radici a Genova, con una serie di trattative e acquisizioni imprenditoriali non da poco, è un dato eloquente. Il futuro del Genoa, così, potrebbe contemplare una svolta oggi improbabile, ma tutt'altro che imprevedibile.
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Le tre incognite di Preziosi e il futuro imprevedibile del Genoa
Il presidente si dice determinato a proseguire l'esperienza rossoblù
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