In Liguria "il centrosinistra ha perso per incapacità". Lo scrive il governatore della Liguria Giovanni Toti sul proprio profilo Facebook commentando il "dibattito interno al Pd e alla sinistra", seguito "col dovuto distacco", sulle le spaccature che avvantaggerebbero il centrodestra. "Mi vedo costretto a intervenire visto che la Liguria viene spesso chiamata in causa da primari esponenti politici, da Renzi in giù, e da molti editorialisti dei principali organi di stampa. Mi vedo costretto a ricordare, dati alla mano, la verità storica dei fatti: in Liguria il centrosinistra ha perso per la propria incapacità complessiva di fornire proposte e progetti credibili agli elettori e non per le divisioni del proprio schieramento"
"Basta infatti una semplice operazione aritmetica per accorgersi che sommando i voti ottenuti dalle liste che sostenevano il candidato del Pd e da altri a quelli della lista a sinistra il risultato è comunque inferiore a quello del centrodestra - osserva Toti, che prosegue la sua analisi: "Le liste che sostenevano Toti presidente hanno ottenuto 203.326 voti, il 37,70%. Le liste che sostenevano Raffaella Paita 163.647, il 30,34%. Le liste per Pastorino presidente infine 35.593 voti, il 6,60%. I risultati sommando le liste per Paita e Pastorino sono 199.240 voti, 36,94%. E questo nonostante che nello schieramento di centrodestra vi fosse una lista di disturbo che ha preso 8408 voti guidata da un candidato del centrodestra al comune di Genova nelle precedenti elezioni".
"Consiglio a tutti di sviluppare i propri ragionamenti sulla base di dati veri - conclude Toti nel suo post - perché difficilmente si ricava qualcosa di buono scaricando proprie responsabilità su capri espiatori inventati all'occorrenza".
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