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Intanto arrivano le reazioni dei sindacati al tavolo tecnico svoltosi al Mise
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Ilva e Ansaldo Energia hanno firmato un accordo quadro per la cessione, in via esclusiva ad Ansaldo Energia, dell’esercizio di acquisto del diritto di superficie sulle aree Ilva esterne allo stabilimento di Cornigliano. La superficie oggetto dell’intesa è suddivisa in un’area attualmente adibita a parcheggio per il personale Ilva dello stabilimento e un’area confinante con la banchina lato torrente Polcevera, concessa in autonomia funzionale a Ilva dall’Autorità Portuale di Genova.

"L’accordo tra le due Società - si legge in una nota congiunta - favorisce lo sviluppo dell’area industriale interessata e consente ad Ansaldo Energia di mantenere a Genova il piano di investimenti e di costruire il capannone per l’assemblaggio delle turbine a gas prodotte nello stabilimento Ansaldo Energia di Genova Campi".

Tramite un contratto di servizio, inoltre, Ilva fornirà manodopera specializzata per le attività di carico e scarico che Ansaldo Energia farà lungo la banchina e dalla quale spedirà, via mare, le turbine.

L’intesa prevede anche la realizzazione, a cura e spese di Ansaldo Energia, di due raccordi stradali: il primo tra il capannone e la banchina interessata dal progetto di investimento; il secondo tra il capannone e il nuovo sistema di viabilità pubblica che verrà realizzato dal Comune di Genova.

Nei prossimi giorni Ansaldo Energia avvierà i sopralluoghi e le attività di verifica geologica e ambientale, nonché ogni altra attività propedeutica all’ottenimento di permessi, licenze, certificazioni e autorizzazioni necessari per la costruzione del capannone e il successivo avvio delle attività industriali.

Intanto, sul fronte del futuro dell'Ilva, arrivano le reazioni dei sindacati all'incontro tecnico al Mise sui lavori di pubblica utilità per il personale. Positivo il giudizio di Alessandro Vella (Fim CIsl): " I lavoratori avranno la possibilità di integrare il loro reddito attraverso i lavori di pubblica utilità dal 70% al 77%. Una notizia che ci aspettavamo. Dopo i tavolo tecnico, ci sarà quello istituzione con sindacati, Comune e Regione. Sotto questo aspetto ci sarà da parte nostra un parere favorevole".

Ma Vella non perde di vista quella che è la sfida principale: "Da qui a settembre sappiamo però che la partita vera è quella che si giocherà sul futuro dell'Ilva.
Quindi: i possibili acquirenti, i piani industriali e la salvaguardia occupazionale dei nostri lavoratori a Genova", spiega l'esponente di Fim Cisl, che riassume i prossimi passaggi: "Ora dovranno esserci delle manifestazioni più concrete, dunque delle offerte vincolanti. Da lì noi dovremo misurare la credibilità, sia economica sia sul piano industriale".

Più cauto il giudizio di Bruno Manganaro (Fiom): "Noi attendiamo l'incontro con Comune, Regione e Città Metropolitana per fare il punto e avere ufficialmente le risposte rispetto all'incontro di ieri. Dalle notizie informali, c'è una notizia buona: il governo riconosce che la Società per Cornigliano è autorizzata a spendere soldi per lavori di pubblica utilità. Mi sembra che ci sia però un po' di confusione. In ogni caso chiediamo un incontro: lì valuteremo le proposte di merito e a quel punto decideremo se va bene o se ci sono dei problemi", ha detto Managanaro.

Il segretario genovese della Fiom risponde poi alla Società per Cornigliano: "Noi ci confrontiamo con Comune, Regione e Città Metropolitana, non con Società per Cornigliano. Mi sembra che in questa vicenda ci sia una sovraesposizione di Società per Cornigliano. Tra l'altro - annuncia in conclusione Manganaro - renderemo pubblico il bilancio di Società per Cornigliano perché ci sono alcune curiosità".