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Casalinuovo: "Così si eviterà sperpero di denaro"
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Il Consigio comunale di Savona dice basta ai  gruppi politici composti da meno di due soggetti, ma soltanto dalla prossima legislatura. La modifica al regolamento comunale è arrivata su proposta dal presidente del consiglio comunale Giuseppe Casalinuovo ed è stata approvata in commissione a Palazzo Sisto non senza polemiche.

Secondo i conti fatti ogni consigliere che ha partecipato a tutte le commissioni nel 2015 è costato 32mila euro.
"Non è accettabile che a Savona su 31 consiglieri, ci siano 16 gruppi. Si tratta di uno sperpero di denaro, poiché i singoli devono essere presenti in ogni commissione", ha sottolineato Casalinuovo.

Già, uno sperpero di denaro. Ma perché Casalinuovo se ne accorge solo adesso? In tutti questi anni non è stato un sperpero? Lo sarà soltanto dopo il voto della prossima primavera? A queste domande qualcuno ha risposto ipotizzando che la proposta sia arrivata da chi, come Casalinuovo, non si candida più. Ma dietro la proposta potrebbe anche esserci una longa manus di chi potrebbe utiizzare a fini elettorali la proposta. 

A Savona c'è anche chi questo cambiamento proprio non lo digerisce e difende la presenza dei mini gruppi. "Gli articoli che andiamo ad abrogare tutelano la pluralità delle idee e dei partiti, lasciano spazio anche alle forze minori - ha dichiarato il capogruppo di Rete a Sinistra a Savona Franco Zunino - I costi dei rimborsi poi sono necessari, se non vogliamo che la politica sia condotta da pensionati, disoccupati o liberi professionisti".