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"Scelta inopportuna ed è stato anche pagato a scapito dei lavoratori"
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Inopportuno. È questo l'aggettivo più utilizzato in queste ore per commentare la notizia - pubblicata nei giorni scorsi da Primocanale - che il legale incaricato dal Comune di Imperia di risolvere il contratto con Tradeco è lo stesso che si è occupato di alcuni contenziosi dell'azienda del sindaco Carlo Capacci e che è stato scelto - per stessa ammissione del primo cittadino - su segnalazione dello stesso sindaco. Di inopportunità parla anche Raffaele Padrone, avvocato della Tradeco: "Credo che non sia opportuno anche se ritengo che non sia vietato. Ragioni di opportunità politica avrebbero dovuto consigliare di non farlo", dichiara.

L'avvocato Padrone ripercorre quanto accaduto in questi mesi a Imperia con Tradeco, l'azienda pugliese che fino alla scorsa estate gestiva il servizio di igiene pubblica in 35 comuni del comprensorio imperiese. "Il progetto predisposto dall'Amministrazione del tempo non funzionava. Abbiamo così deciso di risolvere consensualmente il contratto. Il problema è che poi sono spuntati fuori 240 mila euro di parcella per il collega Monaco. Questo costo è addebitato a Tradeco, a scapito dei lavoratori", sottolinea il legale.

Come già Primocanale.it aveva raccontato lo scorso 23 dicembre, nel corso di un'udienza era emerso che, piuttosto che provvedere a pagare le intere buste paga degli ex dipendenti Tradeco, come era previsto dall'accordo, il Comune di Imperia ne avesse pagato solo una parte e con il resto dei fondi a sua disposizione avesse pagato la parcella dell'avvocato Monaco. "I lavoratori, secondo gli accordi, avrebbero dovuto percepire tutto quanto di loro spettanza, detraendo da due milioni di euro che la Tradeco lasciava per le mensilità di giugno e luglio. In realtà sono stati presi 240 mila euro dai due milioni e i conti non si sono più trovati", afferma l'avvocato della Tradeco.

"Adesso dobbiamo vedere se il Comune ha fatto bene a pagare Monaco prima di pagare i lavoratori", continua Padrone. "Sarà il giudice del lavoro a stabilirlo. Un'ordinanza interlocutoria in tal senso c'è già. Nel senso che il giudice si è posto il problema se sia legittimo o meno. Ha convocato le parti e adesso deciderà", conclude il legale dell'azienda pugliese, che sull'importo destinato all'avvocato Monaco, che al momento dell'incarico aveva fatto sobbalzare gli altri sindaci del comprensorio per l'eccessiva onerosità, dice: "La parcella è alta, ma non sono fatti miei".