Con i profughi impegnati nel volontariato, in lavori di manutenzione del territorio e in corsi di primo soccorso, Sarzana ha cercato di superare le polemiche dopo la decisione di collocare i migranti nell’ex discoteca “Zebra” in accordo con la Caritas. Un anno dopo l’avvio dell’iniziativa e le conseguenti polemiche, l’amministrazione comunale ha rinnovato la convenzione con l’associazione “Mondo nuovo Caritas” che gestisce la struttra di viale XXV aprile: i migranti saranno ancora ospitati e accolti nella struttura.L’assessore all’integrazione Beatrice Casini ammette che “Inizialmente c’erano diffidenze e ci sono state polemiche”, ma aggiunge: “Dopo aver incontrato Don Luca Palei della Caritas, è stato rivisto e rinnovato l’accordo. E’ inevitabile notare l’opposizione di una parte della cittadinanza, ma abbiamo lavorato per integrarli coinvolgendoli nella vita quotidiana, con lavori di pubblica utilità, ma anche in progetti con la pubblica assistenza per farli partecipare insieme a coetanei italiani a corsi di primo soccorso che li hanno aiutati a crescere culturalmente”.
In tutto sono state oltre 400 le ore di volontariato organizzate per i migranti ospitati a Sarzana. “Siamo molto contenti della disponibilità all'accoglienza che ci viene riconfermata dal Comune di Sarzana - dice don Luca Palei, rappresentante legale di Mondo Nuovo Caritas - Sono certo che i nostri ragazzi, oltre a studiare e a svolgere tutte le pratiche necessarie ed obbligatorie per l'ottenimento dell'asilo sul suolo italiano, sapranno ancora una volta mettersi a disposizione e mostrare la massima attenzione alle richieste del Comune che li accoglie” .
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