Cronaca

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Ancora preopccupazioni sulla futura privatizzazione della Fincantieri. La Fiom Cgil ha convocato per stamattina l'assemblea dei lavoratori del cantiere di Sestri Ponente, per discutere delle conseguenze della quotazione in Borsa. "Il piano industriale di Fincantieri parla di acquisizioni di cantieri all'estero ed in particolare di un cantiere in Ucraina cinque volte più grande di Monfalcone - si legge in una nota di Fiom Cgil - con una capacità di produzione che vale il doppio di tutti gli otto cantieri italiani messi insieme. A cosa serve una tale capacità produttiva se non per trasferire la costruzione degli scafi all'estero, dove il costo della mano d'opera è più basso che in Italia. Ma se questo avvenisse cosa rimarrebbe da produrre nei cantieri italiani? Praticamente nulla". "L'Ucraina ed i cantieri a basso costo insieme alla borsa sono la risposta sbagliata al futuro di Fincantieri", si legge ancora nella nota dove si sottolinea: "La Fiom non è disponibile a peggiorare le condizioni di lavoro, a mettere a rischio l'occupazione, a cancellare i diritti, a permettere che una fabbrica diventi una caserma, tutto questo per consentire che il governo e l'a.d. di Fincantieri privatizzino l'azienda con la quotazione in Borsa.