meteo

Clima sempre mite, bassa l'escursione termica giorno-notte
2 minuti e 9 secondi di lettura
8 ore e 55 minuti di luce. È questo il dato del giorno, per l’astronomia, più corto dell’anno, ovvero il solstizio d’inverno. In barba alla tradizione popolare, che vuole Santa Lucia come la giornata meno luminosa, dunque, l’Italia tocca il fondo, si fa per dire ovviamente.

La parola solstizio deriva da "Solis statio", fermata del Sole. Nel giorno del solstizio d'inverno il Sole, nel suo moto apparente, raggiunge il punto più basso del percorso sotto l'equatore celeste e delinea l'arco diurno più corto tra il Sud-Est e il Sud-Ovest, segnando così l'inizio della stagione invernale astronomica nell'emisfero boreale. Ma in questo periodo, per noi il più freddo, paradossalmente il Sole è più vicino alla Terra, a causa della ellitticità dell'orbita terrestre.

Solstizio o meno, comunque, in queste settimane l’Italia deve fare i conti con una situazione meteo davvero strana, con alta pressione, precipitazioni quasi nulle e qualità dell’aria in molte città, anche liguri ovviamente, bassissima. C’è poi un altro aspetto di questo non inverno che comincia a preoccupare. I dati delle temperature sono, anche per gli esperti, imbarazzanti: la nostra regione è praticamente divisa con la Riviera di Fiori e il Ponente che spesso riescono a salvarsi dalla macaia e le temperature si alzano, le zone centrali e di levante che, invece, sono alle prese con la presenza costante di un tappeto di nubi uniforme che producono sgocciolii o piogge al più deboli.

Acqua, comunque, se ne vede poca ma quello che resta il dato più preoccupante è relativo alle temperature, elevate, fuori media di diversi gradi e caratterizzate da un aspetto singolare: tra notte e giorno il divario è davvero bassissimo. Facciamo un esempio: a Cogoleto, provincia di Genova, ieri minima nelle rete Arpal 11.3, massima 13.6. A Riomaggiore 11.3 di minima, 12.8 come massima, a Savona 11 gradi di minima, 14.9 di massima, a Sanremo 13.3-15.8.

Una situazione che è destinata a non cambiare molto nei prossimi giorni per un Natale in linea con quella che sta diventando una tradizione metereologica: le previsioni ipotizzano, infatti, nubi diffuse, qualche sgocciolio e temperature miti. Altroché slitta trainata dalle renne: Babbo Natale, per sbarcare in Liguria, potrà, limitarsi a una giacchina leggera magari con un vezzoso foulard di tendenza per coprirsi la gola, una delle zone più attaccate dall’umido di questi giorni che, infatti, sta mettendo ko per l’influenza molte persone. Il freddo? Forse a inizio 2016 ma parlarne per ora, è come girare le carte dei tarocchi.