cronaca

Il sindacato: "aumentano casi lavoratori espulsi da ciclo produttivo dopo i 40 anni
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Una vera e propria emergenza sociale. E' quella che - secondo la Cgil - sta investendo migliaia di cittadini della provincia spezzina che hanno perso il lavoro e anche gli ammortizzatori sociali. Secondo gli ultimi dati ISTAT, riferiti all'anno 2014, sono 12mila le persone in cerca di occupazione nello spezzino; e il 40% delle persone tra I 15 e I 60 anni sono senza lavoro, con moltissimi casi di lavoratori espulsi dal ciclo produttivo dopo I 40 anni di età.

"Quotidianamente si rivolgono al sindacato persone che si trovano da un giorno all'altro assenza di reddito, lavoro e ammortizzatori sociali- dice Lara Ghiglione, segreteria della Camera del Lavoro che questa mattina ha organizzato una conferenza stampa con una quindicina di lavoratrici e lavoratori cher soffrono queste dinamiche - senza agevolazioni ISEE, che fa riferimento a redditi 2013, moltissimi non possono avere accesso alle sovvenzioni degli enti locali. Bisogna dare risposte a queste persone e queste famiglie che spesso non riescono neanche a pagare le bollette. Gli Enti locali devono farsi carico del problema".

La CGIL ha già presentaro una piattaforma di contrattazione sociale:

E' necessaria una forma di welfare che dia risposte concrete- sottolinea Luca Comiti, segretario FILCASMS CGIL, una delle categorie, quelle del commercio, più colpite - senza cadere nell'assistenzialismo. Siamo di fronte a situazioni di sfruttamento e di emarginazione intollerabili”.

La CGIL propone un fondo di solidarietà, da utilizzare in ogni Comune, con contributi economici per combattere la morosità incolpevole, per contribuire al pagamento delle spese scolastiche e samnitarie, del trasporto pubblico; con particolare attenzione agli anziani ed alle categorie più deboli come I disabili.