Dopo i dati resi noti dalla Cgil Liguria, che parlano di un confronto impietoso tra la Costa Azzurra e la Riviera dei Fiori dal punto di vista turistico, arriva un altro grido d'allarme. A lanciarlo questa volta è Riccardo Caratto, commerciante e presidente del Consorzio Porto Maurizio, ospite dell'ultima puntata di "Cinque" su Primocanale. "Noi effettivamente viviamo un paragone imbarazzante perché siamo a pochi minuti di autostrada dalla Francia", ha dichiarato Caratto. "Le potenzialità sono di pari livello, perché non avremmo nulla da invidiare. Però, come sempre, a partire dalla pulizia, dall'ordine, dall'accoglienza delle persone, effettivamente ci troviamo di fronte a paragoni imbarazzanti". Ma cosa servirebbe alla Riviera dei Fiori, e in particolare alla città di Imperia, per invertire la rotta? Secondo Caratto, bisogna puntare con più decisione sul turismo e riprendere il capitolo legato al porto turistico. "Sicuramente servono più investimenti. A Imperia serve avere, una volta per tutte, un indirizzo chiaro, che ci possa traghettare verso un discorso turistico piuttosto che verso altri tipi di discorsi. La svolta nella nostra città potrebbe arrivare dalla ripresa dei lavori al porto, che potrebbe portare davvero un volano impressionante".
E sula vicenda del porto il presidente del Consorzio Porto Maurizio ha usato parole molto chiare. "Abbiamo avuto una "illusione" enorme negli anni scorsi, perché il porto sembrava potenzialmente il più grande del Mediterraneo, e invece è stato fino a questo momento quasi una iattura. Si è portato dietro una serie di problemi che fanno della nostra città una delle più in difficoltà al momento", ha concluso Caratto.
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