
"C'è un lavoro lento di convincimento dell'imprenditore", ha detto Capacci. "E' un lavoro che dipende anche da fattori, come l'export, che non sono sotto il controllo né del sindaco di Imperia né di Colussi. Si nota un miglioramento della produzione dell'Agnesi e la volontà di cercare di mantenere una presenza a Imperia. Lo si nota anche guardando il piano marketing 2016, nel quale si fa l'accostamento tra la pasta e il territorio ligure".
Il sindaco di Imperia ha commentato anche l'ipotesi dell'apertura di un museo Agnesi della pasta. "E' allo studio e credo che ci sia l'intenzione seria di farlo", ha detto. "Se avvenisse, sarebbe la conferma definitiva della permanenza a Imperia dello stabilimento. Si parla infatti di un museo attivo, nel senso che si mostrerebbe anche come si produce la pasta".
Ma il primo cittadino non se la sente di promettere nulla per quanto riguarda il post 31 dicembre 2016, data oltre la quale vige la più assoluta incertezza per lo stabilimento imperiese. "Non mi sento di immaginare niente. Sono moderatamente ottimista e, sentendo le proposte che sono allo studio, posso esserlo ancora di più, perché presuppongono la permanenza delle linee di pasta a Imperia. Magari in misura ridotta, ma comunque non lo spegnimento", ha concluso Capacci.
IL COMMENTO
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