È pronto per entrare in produzione il Fly-Bag, la 'borsa-involucro' con cui avvolgere la stiva o la cabina di un aereo di linea per mitigare l'effetto di una bomba nascosta dentro i bagagli. Lo ha annunciato l'amministratore delegato del gruppo Rina Ugo Salerno a margine di un convegno sullo shipping. Per questo progetto, ha ricordato Salerno, D'Appolonia Spa - società leader di consulenza d'ingegneria del gruppo di Rina - si è aggiudicata il Premio Nazionale per l'Innovazione 2012."Ora - ha precisato - siamo in fase di brevetto. Abbiamo fatto due test con Alitalia che ci ha messo a disposizione un airbus. Il sistema è stato certificato dall'Agenzia Europea per la Sicurezza dell'Aviazione (Easa). "Una serie di operatori ci hanno già chiesto il brevetto ma per ora siamo fermi e stiamo decidendo cosa fare. Possiamo però dire che l'oggetto è praticamente pronto per passare in fase di produzione".
Il 'fly-bag' consiste in una specie di sacca realizzata in materiali tessili e compositi, che la rendono resistente all'impatto termico e di movimento generato da un'esplosione, e al tempo stesso adattabile alle esigenze del trasporto aereo. Ha infatti un peso contenuto ed e' stata prodotta come prototipo in tre versioni diverse: una per la stiva di aerei a fusoliera stretta (tipo Airbus A320, quello fa servizio su tratte regionali), una per i contenitori per bagagli usati negli arerei a fusoliera larga (tipo Boeing 747, utilizzati nei voli intercontinentali), e una per ordigni eventualmente introdotti nella cabina passeggeri.
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