Un aumento di 17.000 occupati (+2,7%), di cui 1.000 nell'agricoltura (+7,7%), 3.000 nell'industria in senso stretto (+3,6%) e 14.000 nei servizi (+2,9%), un tasso di occupazione salito dal 61% al 62,4% e un tasso di disoccupazione sceso dal 5,8% al 4,8%. Sono alcuni dei dati significativi relativi all'occupazione in Liguria e nella provincia di Genova per il 2006 secondo il quadro statistico fornito dall'Istat e presentato questa mattina dai vertici di Confindustria Liguria nel corso di una conferenza stampa. Per quanto riguarda la provincia di Genova l'occupazione complessiva è invece cresciuta di 3.000 unità (+0,9%), grazie all'andamento dei settori dell'agricoltura, dell'industria in senso stretto (+7,1%) e dei servizi (+0,7%). Il settore delle costruzioni ha registrato una flessione di 2.000 unità. Stabile il tasso di occupazione al 61,2%, mentre scende quello di disoccupazione dal 5,5% al 5,1%. Tra i settori che oggi spiccano di più c'é quello della distribuzione alimentare: "Questo è un grande indicatore perché quando la distribuzione funziona e funziona bene vuol dire che tutto il comparto produttivo, sia manufatturiero che dei servizi, funziona - commenta Marco Bisagno, presidente di Confindustria Liguria -. Esistono poi delle altre situazioni importanti, dalla meccanica alla cantieristica al biomedicale, il settore del'high tech sta funzionando. Un po' meno bene il turismo e il settore edile dove c'é un po' di ristagno, ma era previsto". Per quanto riguarda i dati congiunturali di previsione 2007, dopo un consuntivo di secondo semestre 2006 decisamente positivo, soprattutto da parte dell'industria manifatturiera, le aspettative per il primo semestre di quest'anno (espresse dal campione di Confindustria Genova - industria e servizi) erano improntate alla prudenza. I dati diffusi dall'ISTAT a livello nazionale per il settore industriale confermano per il mese di gennaio un rallentamento della crescita registrata nel 2006, tanto sul fronte della produzione (in calo dell'1,4% rispetto a dicembre), quanto degli ordini (-2,1% totale e -3,8% dall'estero); il calo maggiore si registra nel settore dei beni intermedi (-3,4%) e dei beni strumentali (-2,1%) mentre minore é il calo nei consumi (-1,5%). Nello stesso mese di gennaio il totale dell'export nazionale é risultato in flessione del 3% rispetto a dicembre. Tuttavia, i primi dati relativi all'indagine di Confindustria Genova relativa alle prospettive dell'industria manifatturiera per il secondo semestre 2007, indicano un recupero del clima di fiducia rispetto alla produzione e agli andamenti occupazionali, mentre peggiorano i saldi ottimisti/pessimisti relativamente agli ordini. L'elemento più qualificante risulta essere il forte calo delle cosiddette previsioni di "invarianza", a testimonianza di un quadro molto articolato da aziende/settori positivi e aziende/settori più critici. Aumentano, secondo l'indagine di Confindustria Genova, anche i ritardi di pagamento, di 6,6 punti percentuali. Tra i nodi critici da risolvere, secondo il presidente di Confindustria Liguria "i soliti: la lentezza della burocrazia e le carenze infrastrutturali - conclude Bisagno -. Questo è il grande dispiacere, perché credo che la città abbia delle potenzialità enormi e che tante altre città non hanno e che noi perdiamo per questi motivi". (Ansa)
Cronaca
INDUSTRIA, GENOVA TORNA A CRESCERE
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