Al termine di un acceso dibattito tra centrosinistra e centrodestra, il consiglio regionale ha votato per sostenere i progetti di legge parlamentari che definiscano diritti e doveri di chi convive stabilmente. La maggioranza composta da Ulivo e sinistra radicale non ha però votato compatta: si è astenuto un consigliere della Margherita e hanno votato contro l'ordine del giorno di sostegno l'esponente dell' Udeur e quello di Italia di Mezzo proveniente dall'Unione. Le divisioni interne alla maggioranza e un momento di disattenzione di alcuni consiglieri ha anche consentito l'approvazione, a sorpresa, di un documento presentato da An che impegna l'Assemblea legislativa ligure ad aderire al 'Family Day' del 12 maggio. L'astensione del capogruppo dell'Ulivo, Claudio Gustavino (Margherita), il voto favorevole di un consigliere della Margherita e l'assenza momentanea di alcuni esponenti dell'Unione ha portato al sorprendente voto, che potrebbe preludere alla presenza del gonfalone della Regione Liguria alla manifestazione romana. Nella discussione sui diritti dei conviventi, l'assemblea ligure ha ricalcato le posizioni parlamentari. La Cdl ha difeso "la famiglia tradizionale come è intesa dalla Costituzione e come la intende la Chiesa" hanno detto i capigruppo, l'Unione ha ribadito invece la necessità di diritti uguali per tutti e di estenderli, come dice la nuova legge regionale sui servizi sociali, alle altre forme di convivenza. I voti dei consiglieri dei due schieramenti si sono incrociati in aula dando vita di volta in volta a maggioranze e minoranze diverse sui Dico. Roberta Gasco, dell'Udeur, ha detto no all'ordine del giorno degli alleati del centrosinistra e ha presentato un proprio documento in difesa della famiglia tradizionale che ha ottenuto subito il sostegno di due esponenti della Margherita (Rosario Monteleone e Giovanni Paladini) e dei due consiglieri di Italia di Mezzo, Fabio Broglia (ex Udc) e Luigi Patrone, ex consigliere della lista che appoggia Claudio Burlando. L'ordine del giorno é stato bocciato per un solo voto (17 no e 16 si). Sull'ordine del giorno di An si è invece astenuto Rosario Monteleone, mentre su un documento di Idm il centrosinistra è tornato a compattarsi. L'ordine del giorno della maggioranza, infine, ha ottenuto 18 voti favorevoli, 14 contrari e un voto di astensione (sempre Monteleone). I due consiglieri Verdi, Cristina Morelli e Carlo Vasconi avevano in un primo tempo annunciato l'astensione perché l'odg del centrosinistra impegnava la giunta a sviluppare ulteriormente servizi e politiche di sostegno a favore della famiglia e non, come chiedevano, anche "di altre forme di convivenza". L'aggiunta finale li ha convinti a dare due voti alla maggioranza. (Ansa)
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COPPIE DI FATTO, REGIONE SPACCATA
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