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Berlusconi: "Uniti vinceremo prossime elezioni"
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Una manifestazione ad alta tensione quella promossa dalla Lega di Matteo Salvini, ma alla quale hanno aderito Silvio Berlusconi e Giogia Meloni. Scontri tra le forze dell'ordine e i manifestanti dei contro-cortei degli antagonisti in particolare nella zona del ponte di via Stalingrado. Nei tafferugli è rimasto anche ferito un agente.

Sul palco riflettori puntati sull'appello all'unità del centrodestra da parte di Silvio Berlusconi che si è detto "commosso per il ritorno alla piazza" mentre Matteo Salvini va all'attacco di Alfano definendolo addirittura "inutile e cretino". 

LE PAROLE DI SALVINI - "Con noi un personaggio inutile e incapace come Angelino Alfano non ci sarà mai: occupati dei poliziotti, cretino che non sei altro, e lascia perdere la politica che non fa per te". Così Matteo Salvini si è rivolto dal palco di Bologna al ministro dell'Interno Angelino Alfano. Salvini ha rivolto un saluto e un ringraziamento ai membri delle "Forze dell'ordine feriti dai centri sociali che sgombereremo col sorriso uno per uno. Dopo i campi rom, i centri sociali".

La manifestazione di Bologna "non è un ritorno al passato, al '94, alle vecchie formule, alle marmellate: qua comincia qualcosa di nuovo che è guidato dalla Lega, ma che è aperto a tutti gli italiani che oggi sono lontani dalla politica". "La leadership - ha aggiunto Salvini - la scelgono i cittadini, non un palco, un microfono o una piazza. Oggi siamo qui per dire che insieme si vince se qualcuno è in cerca di poltrone questa è la piazza sbagliata. Oggi qua parleremo di lavoro, futuro, giovani, di liberare le energie che in Italia ci sono e che invece sono tenute fra le grinfie della burocrazia, dall'eccesso di pressione fiscale".

LE PAROLE DI BERLUSCONI - "Con questa ritrovata unità - ha detto Berlusconi - vinceremo le prossime elezioni. Con Matteo, con Giorgia e con Silvio non ce ne sarà più per nessuno". Insieme, Fi, Lega e Fdi, potranno "superare il 40%". Questa, evidenzia "è una giornata fondamentale per il futuro di tutti noi e dell'Italia".

LE PAROLE DI MELONI - "Renzi non sa neanche leggere la bussola: nella legge di stabilità non c'è nessun taglio agli sprechi, né taglio tasse. Stanno lì a vantarsi di togliere norme ridicole introdotte da loro, mettono Marino a fare il sindaco poi lo sfiduciano e vogliono essere ringraziati: siate coerenti e dimettetevi, adesso andate a casa". Così Giorgia Meloni, dal palco della Lega Nord a Bologna.

IL GOVERNATORE LIGURE TOTI - "Non è affatto un derby Berlusconi-Salvini, ma un palco che tre leader dividono parlando al popolo di centrodestra". Lo ha detto Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia e governatore della Liguria. "E' un popolo - ha detto Toti - he insieme vuole mandare a casa Renzi. Chi sostiene che si debba preservare la propria identità rifiutando il confronto sbaglia, i nostri elettori sono già più avanti di noi".

TAFFERUGLI TRA ANTAGONISTI E POLIZIA - Le cariche sono partite quando uno dei cortei che protesta contro la manifestazione della Lega ha tentato di forzare il blocco prima dei viali di circonvallazione. Sul ponte ferroviario si erano ritrovati attivisti, circa 500, appartenenti a collettivi e centri sociali di Crash, Cua, Xm24 e Social Log. Dopo la prima carica che ha respinto sul ponte il corteo, ne è seguita una seconda. Nel frattempo dalla parte opposta sono arrivati altri manifestanti e c'è stato un lancio di uova contro le forze dell'ordine.

Un agente è stato condotto all'ospedale Maggiore di Bologna in codice 2, media gravità. L'agente è stato colpito da un oggetto al torace nella manifestazione contro l'adunata leghista, che vede sul ponte di Via Stalingrado. Parapiglia in piazza Maggiore nel corso dell'intervento di Silvio Berlusconi. Una decina di persone, pare studenti, è venuto a contatto vicino a un portico con militanti presenti all'iniziativa di Matteo Salvini. C'è stata una zuffa con spintoni, poi il gruppetto è stato allontanato dal servizio d'ordine andando dietro al cordone di Polizia.

LA REPLICA DI ALFANO - Matteo Salvini "non è un piccolo uomo o un ominicchio, ma un quaquaraquà incolto e ignorante cui nessun paese al mondo affiderebbe neanche la delega alle zanzare". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. Che è andato anche all'attacco dell'ex Cav: "Andare a 80 anni a farsi fischiare da questa gente è una cosa molto triste. Salvini è diventato il suo diretto superiore". Berlusconi, che "ha fatto malissimo ad andare lì" alla manifestazione di Bologna.