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Intanto il progetto passa in consiglio comunale
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Una diffida al Sindaco, ai Consiglieri del Comune di Savona a non procedere con la pratica di affidamento ad Ata spa del servizio di cremazione.

E' stata inviata dagli onorevoli liguri del Movimento Cinque Stelle Sergio Battelli, Matteo Mantero e Simone Valente non solo al Sindaco, alla Giunta e ai consiglieri comunali ma anche all'Autorità Nazionale Anticorruzione e all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Gli onorevoli scrivono tra l'altro che "il Comune, pur avendone la possibilità in passato, avrebbe colpevolmente omesso di investire sulla manutenzione straordinario e/o sulla sostituzione di almeno uno dei due forni; l’affidazione del servizio di cremazione ad ATA SpA, alle condizioni previste dal piano economico finanziario, esporrebbe l’Ente ad un potenziale mancato guadagno stimabile in almeno 7 milioni di euro; l’evidente assenza dell’essenziale requisito del controllo analogo e la probabile
violazione del requisito dell’esclusività dell’oggetto sociale impedirebbero ad ATA SpA di
operare in house e, conseguentemente, di ottenere il servizio di cremazione in affidamento
diretto".

Il documento ha fatto esplodere un autentico caso all'interno del consiglio comunale che oggi all'ordine del giorno ha in discussione proprio questa pratica.

Furibondo il capogruppo di Sel Sergio Acquilino.
"Non mi è mai capitato di ricevere una diffida di votare ricevuta da tre persone che non hanno niente a che vedere con il Comune di Savona - ha dichiarato in aula - Sono parlamentari. Tutto questo a riprova della mancanza di sensibilità istituzionale, è un comportamento gravemente oltraggioso del corpo politico di Savona che stiamo rappresentando. E il fatto che sia stato fatto il giorno prima del consiglio è ancora più grave. Grave a tal punto perché secondo me ci sono gli estremi per la denuncia per violenza e minaccia ad un corpo politico amministrativo o giudiziario come recita l'articolo 338 del codice penale. La diffida infatti si conclude con una minaccia con una possibile denuncia alla Corte dei Conti e all'Unione Europea. Questo è inammissibile".

"Di diffide ne ho già ricevute - ha ricordato sempre in aula il capogruppo di Forza Italia Ileana Romagnoli - Ricordo quando dovevamo decidere sui box del seminario. Non mi scandalizzo più di tanto. Il concetto è andare a vedere in tutta coscienza se le segnalazioni fatte portano a convincerci a votare. In epoca non sospetta, quando abbiamo discusso in commissione abbiamo sottolineato che era molto complessa e chiedevamo venisse rinviata. Lo abbiamo fatto con coscienza al di là del movimento Cinque Stelle. Non mi presto a urla di orrore, sennò dovremmo farlo sempre".

In fase di discussione vera e propria della pratica l'opposizione è uscita dall'aula, ma il voto con sedici favorevoli, un contrario e un astenuto è passata.

Dunque il progetto dei due nuovi forni crematori e l'affidamento del servizio di cremazione ad Ata con l'accensione di un mutuo da 2,3 milioni di euro va avanti, ma non si escludono colpi di scena.