cronaca

La denuncia di Paparusso: "Lavoratori esposti alle infezioni e oggetto di minacce"
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Scoppia il caso pulizie all’ospedale San Paolo di Savona. Si sommano le segnalazioni di utenti e personale sanitario, preoccupati per la sporcizia dilagante e il mancato rispetto delle elementari norme di igiene e sicurezza.

È questo l’effetto del piano di risparmi messo in atto dall’azienda che detiene l’appalto delle pulizie per conto della Asl 2 savonese. Un taglio del 50% dei turni di lavoro che rischia di compromettere il servizio e la salute degli stessi operatori. A denunciarlo è Franco Paparusso, segretario savonese di Uil Trasporti: “La situazione è crollata. Siamo preoccupati per gli utenti, ma anche i lavoratori non ce la fanno più. Subiscono pressioni, minacce e vessazioni. Sono stanchi”.

E se i 65 dipendenti sono allo stremo, di certo non sono contenti pazienti, medici e infermieri, che si ritrovano un ospedale sporco, col rischio di propagare infezioni e contaminazioni. “Anche loro si sono lamentati con la direzione”, spiega Paparusso. Emergenza che riguarda anche i lavoratori, come ha denunciato il sindacato: “Operazioni come svuotare certi sacchi con rifiuti sanitari espone a rischi per la salute. Servirebbero dispositivi di protezione individuale appositi, che invece non ci sono”.

Nessuna risposta dall’azienda, interpellata davanti alla Direzione Territoriale del Lavoro. Entro metà novembre dovrebbe aprirsi un nuovo tavolo, ma la posizione di Uil è chiara: “Noi ci sediamo a quel tavolo per discutere di come riorganizzare il lavoro, ma ad una condizione: che siano rispettate la sicurezza e la dignità dei lavoratori. Altrimenti – attacca Paparusso – ci saranno iniziative sindacali più forti ed eventualmente azioni legali”.