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Dopo le accuse mosse dall'assessore durante Controcalcio
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“Evidentemente ho colpito nel segno quando ho detto, in maniera chiara, che la scelta scellerata di depredare il bilancio dello sport per un evento solo, il Giro d'Italia, ha penalizzato tutti gli altri eventi, gli impianti sportivi e il mondo delle società sportive: altrimenti l'ex assessore Rossi non si sarebbe scomodato, pure a scoppio ritardato, per le mie dichiarazioni”. Nessun passo indietro da parte dell'assessore regionale allo Sport Ilaria Cavo, dopo la replica del suo predecessore alle accuse, mosse nel corso del'ultima puntata di Controcalcio su Primocanale, di aver depauperato il bilancio sportivo per finanziare unicamente il Giro d'Italia.

“So io quanti “no” abbiamo dovuto dire a manifestazioni importanti perché non ci hanno lasciato un euro ma solo tante promesse mai mantenute“, ha spiegato Ilaria Cavo con in mano i documenti che attestano i numeri delle spese effettive sostenute dalla Regione Liguria per il Giro d'Italia.

"La fattura di Liguria International, che su mandato della Regione ha pagato la manifestazione, ammonta a 2 milioni e 732 mila euro, Iva inclusa", sottolinea la Cavo. "Solo successivamente è arrivato dai comuni un contributo di 800 mila euro, e si tratta sempre di denaro pubblico. In un secondo momento, grazie a una interpretazione normativa, l'Iva non è stata computata e quindi c'è stato un risparmio grazie al quale Rossi ha potuto finanziare alcune manifestazioni che cita come suoi fiori all'occhiello. La decisione, sua e della giunta, era stata comunque quella di dare tutto al Giro d'italia senza pensare a come avrebbero penalizzato tutti gli altri eventi", prosegue l'assessore allo Sport, che ricorda: "non ha potuto ricevere finanziamenti, per esempio, il Grand Prix della ginnastica, a cui abbiamo dovuto dire di no perché, nonostante le promesse fatte da chi ci ha preceduto, non era stata instradata la pratica e non era rimasto un euro per finanziarlo; o come il Giro della Lunigiana di ciclismo che abbiamo salvato in corner ricorrendo a un contributo della Presidenza. Sono soltanto due esempi delle tante promesse mancate".

Quanto ai 3 milioni finanziati per le palestre, citate sempre da Rossi, l'assessore precisa: "sappia che erano finite nei progetti cosiddetti
differiti dei fas, ovvero destinate a uscire dall'elenco delle opere finanziabili. Solo una battaglia in giunta e l'accensione di un mutuo per volontà di questa nuova amministrazione ha permesso di salvarle".