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Il sindaco di Lerici: “Niente sanzioni per chi si autodenuncia e regolarizza”
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E' da sempre definita la 'perla' del Golfo dei Poeti, premiata ogni anno con la Bandiera Blu, riconoscimento europeo basato di qualità di servizi offerti e delle acque di balneazione. Eppure da ormai diversi anni Lerici sconta problematiche realtive agli scarichi in mare che, a più riprese, hanno comportato intermittenti divieti di balneazione, specie nella zona delle spiagge di San Terenzo e, storia di quest'estate, in quelle della Venere Azzurra.

Un sistema fognario obsoleto e reiterati fenomeni di abusivismo degli scarichi privati disegnano uno scenario che necessita di interventi tempestivi, perché le criticità non vadano a discapito dell'immagine della località turistica e della salute pubblica. Leonardo Paoletti, dallo scorso maggio primo cittadino di Lerici, fa con Primocanale il punto della situazione.

Sindaco, come vi state muovendo alla luce delle criticità registrate l’estate scorsa?

“Come amministrazione insediata da poco scontiamo indubbiamente un’eredità pesante, originata da un sistema fognario che ha bisogno di interventi strutturali e di manutenzione importanti. Quest’estate abbiamo iniziato un proficuo rapporto di collaborazione con Acam, che si è resa disponibile a effettuare su Lerici un controllo continuo, pulizie di tratti dell’impianto fognario e manutenzione di alcuni sistemi di pompaggio. E’ stato inoltre portato a termine il trasporto a monte del settore di Tellaro. Ora stiamo cercando di instaurare con Acam un rapporto ancora più stretto sotto il profilo progettuale, attraverso la preventiva individuazione di tutte le criticità presenti e la disponibilità da parte dell’azienda di attivare assieme a noi una progettazione che preveda anche la ricerca di finanziamenti. Dobbiamo assolutamente evitare che si ripresentino rischi per la balneazione: ogni ordinanza di divieto è una mazzata per l’immagine di Lerici e per tutto il settore turistico”.

I nodi da sciogliere sono soprattutto quelli che riguardano la zona della spiaggia di San Terenzo, che quest’anno, per la prima volta, non ha potuto inalberare la Bandiera Blu.

“A San Terenzo la situazione è particolare e complessa, poiché esistono due canali che arrivano direttamente sulla zona balneabile. Ciò comporta una maggiore esposizione sotto il profilo delle rilevazioni dei dati. Anche in questo caso stiamo procedendo alla raccolta degli elementi necessari a una valutazione preventiva degli interventi da operare sul Lizzarella e sul Portiolo. Siamo in una fase iniziale ma l’idea è di riuscire a deviare questi due canali affinché non ci sia uno scarico a mare. In realtà entrambi i canali raccolgono acqua piovana: ecco perché a monte deve esserci un’attenta ricerca di situazioni riconducibili a scarichi abusivi. Su questo fronte abbiamo svolto una campagna di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza, poiché ci siamo resi conto di come tra la popolazione non sempre ci sia la giusta percezione dei danni che può creare uno scarico abusivo. Personalmente ho emanato un’ordinanza che ‘autorizza’ i cittadini ad autodenunciarsi, evitando in questo modo di incorrere nelle sanzioni previste, ma con l’obbligo immediato di sottoporsi a precise indicazioni sulla procedura per la regolarizzazione dei propri sistemi di scarico”.