politica

La Lega Nord ha presentato 82 milioni di emendamenti
1 minuto e 16 secondi di lettura
Raggiunto nella notte l’accordo sulla riforma del Senato. La maggioranza ha depositato tre emendamenti al ddl Boschi firmati da Anna Finocchiaro, Luigi Zanda, Renato Schifani e Karl Zeller.

L’emendamento all’articolo 2 prevede che i senatori siano eletti dai consigli regionali tenuto conto delle scelte fatte dagli elettori al momento del voto. Nel testo non si fa riferimento ad alcun “listino”. Alle funzioni del nuovo Senato si aggiungono, grazie a un altro emendamento presentato dalla Finocchiaro, il raccordo tra “lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica” e la possibilità di verificare l’impatto delle politiche Ue sui territori. Inoltre “concorre ad esprimere pareri sulle nomine di competenza del Governo nei casi previsti dalla legge e a verificare l'attuazione delle leggi dello Stato".

Per Gianni Cuperlo, della minoranza Pd, "una buona riforma della Costituzione è il traguardo di tutti. Il testo degli emendamenti all'articolo 2 proposti stamane a Palazzo Madama è una soluzione che garantisce il diritto dei cittadini a scegliere i senatori senza annullare i pilastri dell'impianto. Adesso facciamo un passo in più”.

"Abbiamo agito seguendo le richieste del presidente Pietro Grasso - afferma il sottosegretario alle Riforme, Luciano Pizzetti - che ha sempre auspicato un'intesa per procedere al meglio. L'intesa nel Pd e in tutta la maggioranza c'è. Ora ci sono tutte le premesse per procedere".

La Lega Nord, intanto, ha presentato oltre 82 milioni di emendamenti al testo, di cui 200 cartacei e il resto su dvd.