cronaca

La denuncia: "Siamo meno considerati dei migranti"
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Grazie a una mobilitazione generale il forno finito domenica notte in mezzo al fango dell'alluvione, questa mattina, a Montoggio, è riuscito a riaprire. Ma dopo aver subito due alluvioni in 12 mesi, l'esasperazione è crescente: "Dobbiamo ringraziare tutte le nostre comunità per l'impegno profuso, fondamentale in merito all'apertura. Tuttavia lo Stato è lontano, non ci sentiamo tutelati" spiega il titolare del negozio.

A Montoggio restano enormi criticità: dal rio Carpi allo Scrivia fino al torrente con un pilone nell'alveo che fa diga. Questa mattina la Regione ha garantito al sindaco la possibilità di finanziare totalmente la nuova opera a campata unica.

In paese non mancano le polemiche: "Durante l'allerta non è suonato il sistema d'allarme e soprattutto non ci sentiamo sicuri, anche dopo aver speso molti soldi per riavviare le nostre imprese".

Intanto qualche titolare di case private ha deciso di lasciare definitivamente le proprie abitazioni: "Perdiamo le nostre fortune, ma non possiamo più vivere nell'ansia". E in piazza denunciano: "Abbiamo visto i sottosegretari locali sottolineare le criticità del territorio piacentino al premier, qui i vari Orlando, Morando o Pinotti non si sono visti. Aspettiamo risultati da un anno".

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