ambiente

Al progetto ha fattivamente collaborato l’Università di Genova
1 minuto e 46 secondi di lettura
Presentato il cantiere dei lavori per il recupero del podere ‘Case Lovara’ a Punta Mesco, bene del Fondo Ambientale Italiano, nel comune di Levanto. E’ stata l’occasione per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori avviati in primavera per il recupero di una particolare vasta area di paesaggio storico e agricolo tipico delle zone a cavallo tra Cinque Terre e Riviera spezzina.

Seguito di un protocollo d’intesa siglato nel luglio del 2013 tra Fai, Regione Liguria, Parco Nazionale delle Cinque Terre, comune di Levanto, comune di Monterosso e Fondazione Zegna, è stata l’individuazione del podere “Case Lovara” un sito pilota per il recupero di un sito rurale a vocazione agricola all’interno del Parco Nazionale delle Cinque Terre, nel perimetro di un’area classificata Sito d’Interesse Comunitario. Si tratta di 45 ettari di terreno e tre fabbricati di tipo rurale che il Fondo Ambiente Italiano ha ricevuto nel 2009 attraverso una donazione.

Nella fase progettuale il Fai ha ottenuto la collaborazione del laboratorio per il Passaggio e lo Spin Off Horizons della scuola di Agraria dell’università di Firenze e il Dipartimento di Scienze per l’Architettura dell’Università di Genova, due istituzioni accademiche che hanno rispettivamente studiato e analizzato gli aspetti primari legati al paesaggio e all’ambiente e alla biodiversità e operato il recupero conservativo dei manufatti e della loro nuova vita funzionale.

Una volta completati gli interventi di bonifica dei terreni e la messa in sicurezza degli edifici, il cantiere ha ora messo mano al ripristino dei terrazzamenti e al restauro degli edifici stessi, raggiungendo i primi concreti risultati, grazie al lavoro di abili mastri muratori che si occupano anche del restauro dei lunghi muretti a secco.

E’ inoltre in corso la piantumazione di oltre 60 nuovi ulivi delle più tipiche varietà territoriali.

Il primo lotto dei lavori si concluderà nella primavera del prossimo anno, grazie al contributo della Fondazione Zegna, attiva da 12 anni nell’affiancare il Fai in progetti dedicati alla bellezza e alla natura.