Prima giornata di test per le future matricole universitarie: oggi è il giorno del quiz unico che deciderà l’accesso ai corsi di medicina e odontoiatria. Oltre 60 mila studenti hanno fatto domanda, a fronte di 9.530 posti disponibili per medicina e 792 per odontoiatria. In media, poco più di uno studente su sei riuscirà ad entrare. E, ieri notte, blitz studentesco al Miur contro il numero chiuso negli atenei.I corsi “ad accesso programmato” rispetto al totale sono passati dal 39% dell’anno scorso al 43,5%. La protesta in difesa del diritto allo studio e dell’università pubblica arriva da Unione degli Universitari e Rete degli Studenti Medi: “Ormai quasi la metà dei corsi di laurea di tutta Italia sono ad accesso programmato – dice Gianluca Scuccimarra, coordinatore dell’Unione Universitari – ma nel frattempo le nostre università perdono migliaia di iscritti ogni anno. È un paradosso italiano: l’obiettivo europeo è portare il numero di laureati al 40%, invece noi siamo fermi al 20%”.
Guerra spianata, allora, ai test d’ingresso. Ma non solo: “È indispensabile partire da maggiori investimenti sull’orientamento – precisa Alberto Irone, portavoce di Rete Studenti Medi – perché molti studenti intraprendono un percorso sbagliato o decidono di non andare all’università. È necessaria una serie strutturazione dell’orientamento universitario da fare al quarto anno delle scuole superiori”.
“Metteremo anche quest'anno a disposizione la nostra Guida al test sicuro in ogni ateneo italiano – concludono le rappresentanze degli studenti – anche nella versione app gratuita per Android “test d'ingresso sicuro 2015”, e la nostra mail ricorsi@unionedegliuniversitari, cui invitiamo tutti a inviare segnalazioni di eventuali irregolarità”.
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