cronaca

I corsi a numero chiuso sono quasi la metà del totale
1 minuto e 27 secondi di lettura
Prima giornata di test per le future matricole universitarie: oggi è il giorno del quiz unico che deciderà l’accesso ai corsi di medicina e odontoiatria. Oltre 60 mila studenti hanno fatto domanda, a fronte di 9.530 posti disponibili per medicina e 792 per odontoiatria. In media, poco più di uno studente su sei riuscirà ad entrare. E, ieri notte, blitz studentesco al Miur contro il numero chiuso negli atenei.

I corsi “ad accesso programmato” rispetto al totale sono passati dal 39% dell’anno scorso al 43,5%. La protesta in difesa del diritto allo studio e dell’università pubblica arriva da Unione degli Universitari e Rete degli Studenti Medi: “Ormai quasi la metà dei corsi di laurea di tutta Italia sono ad accesso programmato – dice Gianluca Scuccimarra, coordinatore dell’Unione Universitari – ma nel frattempo le nostre università perdono migliaia di iscritti ogni anno. È un paradosso italiano: l’obiettivo europeo è portare il numero di laureati al 40%, invece noi siamo fermi al 20%”.

Guerra spianata, allora, ai test d’ingresso. Ma non solo: “È indispensabile partire da maggiori investimenti sull’orientamento – precisa Alberto Irone, portavoce di Rete Studenti Medi – perché molti studenti intraprendono un percorso sbagliato o decidono di non andare all’università. È necessaria una serie strutturazione dell’orientamento universitario da fare al quarto anno delle scuole superiori”.

“Metteremo anche quest'anno a disposizione la nostra Guida al test sicuro in ogni ateneo italiano – concludono le rappresentanze degli studenti – anche nella versione app gratuita per Android “test d'ingresso sicuro 2015”, e la nostra mail ricorsi@unionedegliuniversitari, cui invitiamo tutti a inviare segnalazioni di eventuali irregolarità”.