cronaca

Confermata la versione dei video, ma mancherebbe il sesto uomo
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Svolta nelle indagini sul barista picchiato sul bus perché ritenuto gay: il procuratore sostituto Vittorio Ranieri Miniati ha potuto interrogare l'amico inglese che era con lui al momento dell'aggressione.

L'uomo ha confermato la prima versione trapelata dopo l'accaduto: l'aggressione sarebbe avvenuta prima a bordo dell'1 fermo al capolinea di Caricamento, poi fuori dal mezzo. "Ricordo che erano in sei - ha detto - due donne e quattro uomini". Uno di loro, stando al racconto, potrebbe essere di origini sudamericane.

Una descrizione compatibile con le immagini delle telecamere di sorveglianza, che mostrano un gruppo di cinque persone, tra cui due donne, allontanarsi in direzione San Lorenzo. Quest'ultimo particolare è stato confermato dall'amico inglese della vittima.

Rimane da chiarire il mistero della sesta persona, assente dai video. I Carabinieri della comapagnia Centro e del nucleo investigativo hanno individuato oltre 200 persone che hanno agganciato col cellulare la stessa cella in quella sera del 14 luglio. La speranza è quella di risalire ai cinque sospettati, ma finora non è emerso alcun elemento utile.