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La denuncia di Legambiente
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Nove punti, rispetto ai ventitré totali, con cariche batteriche elevate lungo le coste liguri e per sette di questi addirittura un giudizio di 'fortemente inquinato'. E' la situazione della nostra regione fotografata dalla Goletta verde di Legambiente. Nel mirino finiscono ancora una volta foci di fiumi e canali, nei quali confluiscono evidentemente scarichi non depurati adeguatamente o addirittura scarichi illegali che non risparmiano neanche territori ad alta vocazione turistica e di pregio naturalistico come il territorio delle Cinque Terre.

“Le nostre analisi confermano nuove e vecchie criticità di un sistema depurativo che, nonostante gli sforzi compiuti negli ultimi anni, continua a immettere in fiumi, fossi e torrenti carichi inquinanti non trattati adeguatamente – dichiara Katiuscia Eroe, portavoce di Goletta Verde –. Il nostro obiettivo è proprio quello di scovare le criticità di questo sistema che in Liguria, cosi come nel resto del Paese, funziona purtroppo a singhiozzo ed è ancora del tutto insufficiente per tutelare la salute del mare e dei cittadini. In Italia, secondo le ultime stime dell'Istat e del Governo, tre italiani su dieci non sono ancora allacciati a fognature o a depuratori e il 40% dei nostri fiumi risultano gravemente inquinati. Sono passati dieci anni dal termine ultimo che l'Unione Europea ci aveva imposto per mettere a norma i sistemi fognari e depurativi, ma piuttosto di agire non abbiamo fatto altro che collezionare multe. È tempo che finalmente si passi dalle parole ai fatti e si tuteli una delle più importanti risorse che per l’Italia e la stessa Liguria rappresentano una consistente fetta dell’indotto economico”.

Quattro i campionamenti eseguiti in provincia di Genova. Sono stati giudicati fortemente inquinati quelli effettuati nei pressi dello scarico dell'ex spiaggia dei Cavalinni a Rapallo e allo sbocco del canale presso la foce del fiume Entella tra Chiavari e Lavagna. Entro i limiti invece le cariche batteriche contenute nelle acque prelevate alla spiaggia comunale libera, presso il Belvedere Unità d'Italia, a Bogliasco e alla foce del torrente Recco nell'omonima località.

Degli undici campioni prelevati lungo le coste della provincia di La Spezia, cinque presentano cariche batteriche elevate. Giudizio di fortemente inquinato per i prelievi alla foce scolo scogli sotto Belvedere in località Manarola a Riomaggiore e di inquinato alla spiaggia di fronte piazza Garibaldi a Monterosso al Mare. Fortemente inquinato poi il prelievo al canale nei pressi della spiaggia Venere Azzurra e alla foce del canale su via Roma a Lerici e inquinato quello alla foce del torrente Parmignola a Marinella di Sarzana. Nei limiti di legge gli inquinanti riscontrati negli altri campioni: alla spiaggia di fronte rio Castagnola a Deiva Marina; alla spiaggia tra il parcheggio e la spiaggia Fegina di Monterosso al Mare; alla foce del Rio Corniglia a Vernazza; alla spiaggia Fossola a Riomaggiore; presso Calata Doria a Porto Venere; alla foce del fiume Magra ad Ameglia.

In provincia di Imperia tre prelievi tutti nella norma: alla spiaggia di fronte al torrente Impero e alla foce del Rio Santa Lucia, entrambi nel comune capoluogo, e alla foce del torrente Argentina nel comune di Taggia.

Cinque i campionamenti nella provincia di Savona. Fortemente inquinati quelli allo sbocco del canale in spiaggia sul lungomare Diaz a Ceriale e alla foce del torrente Maremola a Pietra Ligure. Nei limiti i due campionamenti di Albenga: alla foce del fiume Centa e alla spiaggia antistante la foce dello stesso fiume e quello alla Spiaggia di fronte al fiume Pora a Finale Ligure.

 

 

 

Legambiente anche quest’anno dunque chiede alla Regione Liguria e agli enti territoriali, sia costieri che dell’entroterra, di intervenire con urgenza per risolvere e dare piena attuazione al sistema di depurazione dei reflui urbani, utilizzando nel migliore dei modi i fondi già messi a disposizione.