cronaca

Dipendenti della San Giorgio accusati di furto
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Il rame e le valvole recuperate dal relitto della Costa Concordia, la nave da crociera naufragata nel 2012 al largo dell'isola del Giglio, era destinato al mercato nero.

E a rubare il materiale erano tre dipendenti della ditta San Giorgio, incaricata dello smantellamento.

Sono tre gli operai, come anticipato dal Corriere Mercantile, indagati dal pm Francesco Cardona Albini per furto aggravato.

L'inchiesta e' partita ad aprile dopo che un addetto alla vigilanza si è accorto dello strano carico che uno dei dipendenti stava trasportando di notte su una barca.

Nel corso del controllo è emerso che l'uomo aveva appena trafugato dal relitto diversi chili di rame, per un valore stimato intorno ai 10 mila euro.

La società San Giorgio del Porto, impegnata nello smantellamento della nave Concordia, si ritiene "parte lesa" nella vicenda.

La società, si legge in una nota, "aveva prontamente denunciato alle autorità competenti il presunto furto, che vedeva coinvolto un barcaiolo impiegato per il trasporto del personale, già al verificarsi dei fatti, nello scorso mese di aprile".

San Giorgio del Porto "non ha al momento ricevuto notifiche da parte delle autorità giudiziarie circa il coinvolgimento di altri collaboratori dell'azienda" e "ribadisce la piena collaborazione con le autorità giudiziarie che stanno indagando sul caso per l'accertamento dei fatti".