Da Piazza De Ferrari a Piazza della Vittoria, passando per Via Venti settembre, gli alpini sono stati salutati da centinaia di genovesi che hanno assistito alla manifestazione prima della Messa che ha concluso l'evento. “Con la scomparsa dei testimoni di questa immane tragedia, il nostro compito è quello di moltiplicare le occasioni di confronto e riflessione fra i nemici di un tempo oggi cittadini di un'unica patria europea". Ha detto il vicesindaco Bernini.
I prigionieri garantirono la continuità di forza lavoro che era scomparsa con la partenza per il fronte dei giovani genovesi. Furono impiegati nei siti strategici della città, nella costruzione di strade e di crose, ma anche all’Ansaldo, la principale fabbrica italiana di materiale bellico, in Porto e alla costruzione dell’ospedale San Martino.
IL COMMENTO
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