
Quella pagina contiene i nomi di privati che avevano comprato biglietti on line. "Questo non significa però che i dati relativi a quei nomi corrano rischi - ha precisato la Polizia Postale, che sta indagando sull'episodio -. Vi sono più livelli e più soggetti per gestire una piattaforma come quella, e il fatto che sia stata 'postata' una pagina non significa nulla. Stiamo verificando tutti i passaggi, andando a ritroso, e possiamo rassicurare che la tutela della piattaforma è garantita".
Ciò nonostante un po' di preoccupazione da parte dei responsabili c'è. Anche perché le vendite on line del sito Expo stanno procedendo "a gonfie vele" sottolinea la società. Il tentativo di hackeraggio potrebbe "rallentare" la grande attenzione che in queste prime settimane l'Esposizione Universale sta ricevendo via web. Quello di Anonymous Italia è il secondo attacco informatico contro Expo dall'inizio dell'Esposizione. "In verità - precisano alla Polizia Postale - ci sono già stati altri tentativi nei tre giorni precedenti l'inaugurazione: il 28, il 29 e il 30 aprile. Sono stati tutti sotto controllo".
Il 30 aprile Anonymous comunicò di essere riuscita a "violare" il sistema e ad entrare nella piattaforma, ma in realtà le conseguenze furono pressochè nulle. "E' vero - ha confermato l'amministratore delegato di Best Union, Luca Montebugnoli - ci hanno già provato. E dobbiamo ammettere che la notte scorsa ci sono riusciti. Ora la Polizia Postale sta lavorando per risalire passo dopo passo, a ci vorranno giorni. E' un peccato perché le vendite stanno andando benissimo, abbiamo un flusso formidabile".
L'"hackeraggio", riferiscono a Best Union, non ha peraltro rallentato le richieste di biglietti on line. "Il flusso continua ad essere molto buono". Bisogna però capire quali sono stati i dati prelevati e ci vorrà tempo. "E' un sistema complesso - ha spiegato Montebugnoli - che mette insieme diverse componenti. Per fortuna è stata la stessa Polizia Postale ad avvisarci, e questo dovrebbe aver impedito danni di rilievo".
Il sistema di sicurezza informatica messo a punto per Expo ha richiesto una quadra di lavoro dedicata. La Polizia Postale di Milano monitora ha il compito di controllare con particolare attenzione il flusso informatico riguardante Expo. In tema di sicurezza, Expo è considerato "obiettivo sensibile" non solo dal punto di vista fisico, ma anche dal punto di vista digitale.
IL COMMENTO
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