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Primo mini-test elettorale in vista delle amministrative di fine maggio. Trentino Alto Adige e Valle D'Aosta al voto per le comunali. Confermato il sindaco uscente del Pd di Trento con il 53,7%, Alessandro Andreatta. A Bolzano, invece, si delinea un ballottaggio per il sindaco uscente del Pd Luigi Spagnolli, che alle precedenti consultazioni era passato al primo turno. In forte calo l'affluenza. Dal punto di vista elettorale i Dem tengono mentre si registra un forte calo di Fi.

Trento, Andreatta (Pd) al secondo mandato - Il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, ha davanti a sé il suo secondo mandato, con la vittoria nelle comunali di ieri. Ha battuto gli altri candidati con il 53,7%, dopo che alla sua prima elezione aveva ottenuto il 64,42% con la stessa coalizione di centrosinistra autonomista, quella che governa anche la Provincia autonoma. Un calo, quello della sua percentuale, che lo stesso Andreatta aveva ipotizzato come fisiologico già prima di arrivare alle urne, tra il detto e il non detto, com'era accaduto anche ai suoi predecessori al secondo mandato. Dietro al sindaco, sostenuto da Partito democratico, Cantiere Civico Democratico, Patt e Verdi, si sono piazzati nell'ordine il candidato unico del centrodestra, Claudio Cia, sostenuto dalle liste di centrodestra Civica Trentina, Forza Italia, Lega Nord, Progetto Trentino e Fratelli d'Italia, Paolo Negroni del Movimento 5 Stelle, Antonia Romano della lista L'Altra Trento a Sinistra e Paolo Primon di Popoli Uniti Trentino Suedtirol. Andreatta, 58 anni, era già sindaco reggente dall'ottobre del 2008, quando il suo predecessore, Alberto Pacher, era stato eletto in Provincia ed era diventato vicepresidente. Nel 2009 Andreatta aveva battuto di lunghezza gli altri sette candidati, sostenuto da Pd, Upt, Di Pietro-Idv, Patt, Udc, Verdi, Socialisti democratici e Leali. Gli altri contendenti erano Alessandro Cocca per la lista di musicisti Progetto Trento Soul Moderno, Emilio Giuliana per la Fiamma Tricolore, Bruna Giuliani per la Lega Nord, Luigi Merler per le liste Alleanza di centro per la libertà e Civica tridentum, Pino Morandini per il Pdl e la lista civica Morandini, Francesco Porta per Rifondazione comunista e Comunisti italiani, e Claudio Taverna per il partito dei Pensionati.

Bolzano verso il ballottaggio, crolla Fi - I dati di tutte le sezioni non ci sono ancora, ma Bolzano va verso il ballottaggio e Trento verso la riconferma del sindaco. Una notte intera di scrutinio non è bastata infatti per avere i dati definitivi delle comunali di ieri in Trentino Alto Adige. Uno scrutinio tra soli addetti ai lavori, che a parte rari casi, come Rovereto, ha visto i palazzi chiusi sia a cittadini che giornalisti, Trento compresa, che aprirà alle 7 Palazzo Geremia. Alle sei di mattina, vale a dire a nove ore dalla chiusura delle urne, a Bolzano le sezioni scrutinate per le comunali sono 60 su 80. Si sta delineando un quadro che vede la stabilità del Partito democratico, che raggiunge percentuali identiche a quelle di cinque anni fa. Non ce la dovrebbe fare al primo turno il sindaco uscente del Pd Luigi Spagnolli, che alle precedenti consultazioni era passato al primo turno. In calo la Svp che perde 3,6 punti, mentre la Lega Nord di Salvini raddoppia i consensi, superando l'11%. Raddoppia anche il Movimento Cinque Stelle che passa da 4,02 al 9,3%. Il risultato di Forza Italia, invece, rappresenta una debacle rispetto alle ultime consultazioni: il partito di Berlusconi, infatti, ha ottenuto sinora appena il 3,7% dei voti, mentre alle precedenti comunali il Pdl aveva conquistato il 22,2%. Per Trento, quando sono le sei della mattina, il sindaco uscente, Alessandro Andreatta (Pd) è al 53,6% e le sezioni scrutinate e con dati comunicati sono 92 su 97. Il Pd resta il primo partito col 29,6% (aveva il 29,8% alle precedenti comunali), seguito dalla Lega Nord al 13,2% (aveva il 7,8%), dal Cantiere civico democratico all'11,9% (che era Upt e aveva il 17,1%) e dal Partito autonomista trentino tirolese al 9,8% (aveva il 4,7%). M5s subito dietro con l'8,7%. A Rovereto invece ballottaggio per il primo cittadino uscente Andrea Miorandi (Pd) col 35,5%, quando lo scrutinio è a 29 sezioni su 32, dietro al contendente dell'altra coalizione di centrosinistra Francesco Valduga (38,1%).

Valle D'Aosta, sale astensione, incognita ballottaggio - Sal l'astensionne ad Aosta alle elezioni per il nuovo sindaco e per il rinnovo del Consiglio comunale. Alle 19 di ieri aveva votato il 45,77% degli aventi diritto contro il 50,65% del 2010 (alle Regionali del 2013 l'affluenza era stata del 56,67%). E' probabile che il dato finale dell'affluenza si attesterà intorno al 60%. Sull'intera tornata elettorale pesa l'incognita del ballottaggio. La 'corazzata' formata da Partito Democratico e movimenti autonomisti (Union valdotaine, Stella alpina e Creare Vda) confida di chiudere la partita al primo turno, ottenendo il 50% più uno dei voti, e di consegnare la fusciacca di sindaco a Fulvio Centoz, segretario regionale del Pd. Sono necessari, secondo le stime, circa 8.000-8.500 voti. Tutte le altre forze politiche sperano nel ballottaggio: dalla sinistra alternativa (L'Altra Vda) alla sinistra ambientalista-autonomista di Alpe,dagli autonomisti-progressisti dell'Uvp al Movimento 5 Stelle, dalla Lega Nord alleata con l'estrema destra ai Popolari per Aosta che hanno raccolto molti esponenti di Forza Italia. Una gara nella gara per poter assumere, in caso di secondo turno e se non ci saranno sorprese, il ruolo di sfidante di Centoz