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L'Italicum, la riforma della legge elettorale fortemente voluta dal premier Matteo Renzi è legge. La Camera ha approvato, con un voto a scutinio segreto il provvedimento con 334 sì e 61 no. Le opposizioni unite sono uscite dall'Aula al momento del voto.

Diversi esponenti della minoranza Pd hanno votato no. "Il dissenso - ha detto Pier Luigi Bersani dopo il voto - è stato abbastanza ampio. Ora cosa fatta capo A...ma il dato politico sia sull'approvazione della legge sia sulle dimensioni del dissenso è non poco rilevante". "Missione compiuta. Il governo ha mantenuto l'impegno. Abbiamo promesso, abbiamo mantenuto", ha detto il ministro Boschi dopo l'ok. 'Impegno mantyenuto', ha tweettato Matteo Renzi.

Un applauso di pochi secondi partito dai banchi del Pd ha salutato l'approvazione dell'Italicum. I deputati sono quindi defluiti dall'Aula con molti tra quelli della maggioranza che sono andati a baciare il ministro per le riforme Maria Elena Boschi, a partire dai ministri Angelino Alfano e Roberta Pinotti e diversi sottosegretari.

M5S, FI, Sel, Lega e Fdi sono usciti in Transatlantico, durante la dichiarazione di voto del vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini. "Non stiamo qui - ha detto Danilo Toninelli del 5s - a schiacciare il pulsante rosso. Siamo obbligati a uscire dal voto segreto. Così vedremo come se la cava il presidente del Consiglio con i numeri". Lo dice nell'Aula della Camera Danilo Toninelli di M5S annunciando che il suo gruppo lascerà l'Aula al voto finale sulla legge elettorale. Alla fine dell'intervento tutti i deputati M5S hanno abbandonato l'Emiciclo.

Brunetta ha definito questa giornata "una violenza che Renzi e il suo governo, la sua maggioranza infliggono al Parlamento e all'intero paese". "Si approvano, tentano di approvare, una riforma elettorale senza partecipazione alcuna da parte del resto del Parlamento. Lo fanno con colpi di maggioranza tra l'altro dichiarata incostituzionale dalla corte. Ricordiamo i 130 deputati del Pd dichiarati incostituzionali dalla sentenza della Corte di un anno e mezzo fa".

"Cosa farà la Lega sull'Italicum. Deciderà il gruppo della Lega. Io so che il Pd sta occupando il Parlamento con questa menata della legge elettorale che per me è schifosa". Così Matteo Salvini in conferenza stampa dove aggiunge: "Speriamo che la smettano, che si salvino la poltrona e che si inizi a parlare dei problemi di questo Paese". "I miei sogni non sono interrotti dall'Italicum", ha aggiunto.

Presidio "anti-Italicum" di esponenti della sinistra davanti alla Camera dei deputati. Vi partecipano una quarantina di persone che espongono striscioni contro la nuova legge elettorale ed il premier Matteo Renzi. "Noi non ci arrenziamo. La Costituzione non si tocca, no alla legge truffa", si legge su un piccolo manifesto esposto da uno dei partecipanti.

Tra le bandiere, oltre a quelle rosse, ci sono quelle di Sel, dell'Altra Europa con Tsipras e una del M5S. Presenti, tra gli altri, i "Giuristi democratici", "Libera cittadinanza" ed i "Comitati Unitari per la Costituzione". "Renzi è autoritario. Figuriamoci se uno di questi zerbini di benito Renzi esce dal palazzo", esclama uno dei partecipanti.