C'è anche l'Orto di Nemo, l' esperimento condotto a Noli, in Liguria, di coltivare vegetali sul fondo del mare ad Expo 2015. Il progetto e' stato infatti scelto tra i piu' interessanti e innovativi ed è presente ad Expo con un filmato illustrativo nell'area 'I Poteri del Limite' presso il Padiglione Italia, 21 soluzioni per il futuro dell'alimentazione nati dalla creatività italiana,uno per ciascuna Regione d'Italia.Nato nel 2012 e proseguito nelle estati 2013 e 2014 il progetto e' finalizzato a ingegnerizzare e installare delle strutture subacquee nelle quali si possano coltivare dei vegetali terrestri destinati alla alimentazione umana. "Il principio - spiega Sergio Gamberini, amministratore unico della Mestel Safety e promotore del progetto - è quello di creare delle fonti alternative di produzione di vegetali la dove le condizioni ambientali terrestri particolarmente estreme non rendono disponibile acqua dolce, terreni fertili e sono caratterizzate da forti escursioni termiche tra giorno e notte. Condizioni che pongono delle forti barriere all'agricoltura convenzionale".
Il Progetto è destinato a tutte le zone di mare prospicenti aree desertiche o isole coralligene. Delle 'biosfere' trasparenti ancorate al fondo e galleggianti a diverse profondità ospitano le varie culture che si sviluppano grazie ad una temperatura quasi costante tra giorno e notte e alla evaporazione dell'acqua di mare che, condensandosi sulle pareti interne, crea le condizioni ideali per la crescita delle piante.
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