cronaca

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Centro Cooperazione e Sviluppo, CCS Italia onlus, nel quadro della campagna HELP! ll diritto di essere bambini, non interviene di norma in contesti di emergenza. Tuttavia nelle situazioni di gravi necessità umanitarie nei propri paesi di intervento, la campagna HELP! Il diritto di essere bambini, prevede che l’organizzazione metta il proprio personale, le proprie conoscenze, la propria operatività e i propri mezzi a disposizione dei coordinamenti delle azioni umanitarie, dando priorità alle proprie aree di intervento e comunque ad azioni rivolte all’infanzia.

Attualmente CCS sta svolgendo una ricognizione al fine di capire quali siano le aree più critiche nei distretti prescelti, la condizione delle strade e dei ponti per la logistica di supporto, le necessità più urgenti, espresse in termini tecnici di Child protection, NFIs (non food items), WASH (Water, Sanitation and Hygiene), health and food (protezione dei bambini, cure sanitarie e cibo, coperte, tende, suppellettili per cucinare, acqua e igiene personale).

A Kathmandu è presente un coordinamento per gli aiuti che ha suddiviso per tematiche i gruppi di lavoro. Durante le riunioni dei vari clusters competenti per l’emergenza, coordinati dalle Nazioni Unite (quelli da noi partecipati erano educazione, nutrizione e salute), sono stati evidenziati le aree prioritarie per il nostro intervento.

Il presente progetto si basa sulle capacità gestionali di CCS Italia onlus, nel quadro della campagna HELP, il diritto di essere bambini, e sulla sua perfetta conoscenza delle aree di progetto nonché sul supporto di organizzazioni locali capaci, trasparenti ed affidabili come CWARDS (Katmandhu), NLFS Nepal Little Flower Society (Chitwan and Makwampur), ERDCN (Katmandhu), CWISH (Katmandhu and Makwampur), BIKALPA,(Katmandhu) oltre agli School Management Committees (di ogni singola scuola dove operiamo), Partner and Teacher Associations (di ogni singola scuola dove operiamo), e ogni Village Deveolpment Committees’ Secretaries.

I distretti di riferimento dove stiamo per intervenire sono: Kathmandu e Kavre –aree a massimo impatto e altissima vulnerabilità; Chitwan e Makwampur, aree adiacenti a medio impatto e alta vulnerabilità.

I beneficiari dell’intervento saranno le famiglie dei bambini e la popolazione che risiedono nelle vicinanze degli edifici scolastici selezionati che dovranno ricevere particolari attenzione in termini di riabilitazione/ricostruzione e di attività di protezione dei bambini in quanto soggetti a maggior rischio in seguito al sisma: Kavre: 31,800 di cui 49% Uomini e 51% donne, Chitwan + Makwampur: 61.900 sempre 49% uomini e 51% donne, Kathmandu 42.185, 49% uomini e 51% donne. L’obiettivo sarà quello di portare immediato soccorso e generi di prima necessità ai minori e alle loro famiglie e l’apertura di Child Friendly Spaces, nonché verificare la condizione degli edifici scolastici in modo da potere fornire risposta immediata con demolizioni, riabilitazioni, ricostruzioni ex novo (per accelerare ripresa attività scolastiche).

I Village Development Committees per ogni distretto prescelto saranno (in ordine d’urgenza):

· Kathmandu: Sankhu, Ichangu, Narayan, Dollu, Shesh Narayan, Dhalku, Dudechour, più altre quattro scuole nella Municipalità di Kathmandu

· Kavre: Sarsyunkharka, Saramthali, Bolde Fediche, Thulo Parsel, Pokhari Narayanstan, Kuruwas Chpakhori e Mechhe.

· Makwampur: Varta (5 scuole), Kakada (1 scuola) e Hadikhola (1 scuola)

· Chitwan: Darechok (12 scuole), Chandi Bhanjanj (9 scuole).

I beneficiari primi dell’azione saranno (numeri di bambini): 6346 tra Kathmandu, Makwampur e 7200 a Kavre. Il totale è di 13.546 minori. Includiamo inoltre tra i beneficiari principali le famiglie dei minori. Utilizzando il moltiplicatore di 4,4 (membri medi per famiglia in Nepal secondo il profilo demografico del Nepal del 2011) il totale dei beneficiari sarà di 59.602 individui. Per ciò che attiene ai beneficiari indiretti stimiamo che tra cittadini abitanti nel medesimo bacino di assistenza, imprese, fornitori, e opportunità lavorative create il numero possa arrivare a superare le 70.000 unità (ancora da quantificare).

In tutte le attività è fondamentale agire in coordinamento con le altre organizzazioni presenti sul territorio. Per questa ragione, sono previsti contatti continui con il coordinamento generale.

Il team di CCS e dei partner sarà supportato in questo lavoro da esperti in protezione e salute dei bambini arrivati dall’India e dal Bangladesh il 29 aprile.
Azioni che verranno realizzate nell’immediato per ogni centro/scuola/comunità:

1) Raccogliere informazioni dettagliate sulla condizione delle comunità dove CCS è presente storicamente (distretti di Kathmandu, Kavre, Makwampur e Chitwan)

2) Rispondere ai bisogni primari: cibo, ricovero, acqua, kit di primo soccorso e nella fase immediatamente successive all’emergenza supporto in assistenza sanitaria, nutrimento e supporto psicologico.

3) Creazione di Child Friendly Spaces dove I bambini possano ritrovare una dimensione di serenità

Azioni successive:

1) Ricostruzione degli edifici scolastici laddove sono distrutti o pericolanti

2) Ricostruzione dei servizi igienici, separati per bambine e bambini

3) Accompagnamento delle famiglie che si trovano in difficoltà avendo perso tutto a causa del terremoto


Per contribuire alla raccolta fondi straordinaria:

Bonifico Bancario su conto corrente intestato a Centro Cooperazione Sviluppo Onlus
presso Banca Popolare Etica, codice IBAN: IT 02 I 05018 01400 000000512500
causale: EMERGENZA NEPAL