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Superato indenne il primo scoglio del voto a scrutunio segreto sulle pregiudiziali di costituzionalità, il governo mette la fiducia sull'Italicum in Aula alla Camera. "Ci prendiamo le nostre responsabilità", twitta il premier Matteo Renzi che sfida il Parlamento: "Ha il diritto di mandarmi a casa". Ma l'opposizione è sulle barricate e protesta in Aula. Dai banchi M5S scoppiano le urla "Fascisti!". Maurizio Bianconi di Fi urla "Vergogna!" ed è richiamato all'ordine dalla presidente Boldrini che fatica non poco a mantenere l'ordine.

La tensione in Aula è alle stelle. "Non consentiremo - attacca Renato Brunetta - il fascismo renziano. Faremo di tutto per impedirlo, dentro e fuori questa Aula. Non consentiremo che questa Aula sia ridotta a un bivacco di manipoli renziani". Lancio di crisantemi gialli da parte dei deputati di Sel in Aula alla Camera. "E' il funerale della democrazia", ha detto il capogruppo Arturo Scotto dopo la richiesta della fiducia.

Prima dell'apposizione della questione di fiducia Montecitorio respinto con un duplice voto segreto, altrettante pregiudiziali presentate da Fi e le altre opposizioni. I no sulle pregiudiziali di costituzionalità sono stati 384 e i sì 209. Bocciate anche le pregiudiziali di merito con 385 no e 208 sì. No anche alla questione sospensiva votata a scrutinio palese e bocciata con un minore scarto: i voti a favore sono stati 206, 369 quelli contrari, 1 deputato si è astenuto.