
"Nel primo tempo non abbiamo giocato come dovevamo in base a quanto preparato, abbiamo sbagliato troppi passaggi. Loro hanno avuto più possesso palla, mentre nel secondo tempo abbiamo girato un po’ di giocatori, siamo andati in vantaggio e lì dovevamo chiudere la partita anche perché loro non erano al massimo. Ci siamo accontentati del vantaggio pensando di poter gestire la partita e non siamo stati in grado. La mia impressione era che non potevamo subire gol, mentre sul finale abbiamo rischiato di perderla".
Poi il rush finale del campionato: ""Ora dipende solo da noi. Il Milan è sempre il Milan, ed è a sette punti da noi; il Torino è a sei punti. Il nostro destino lo decideremo noi, sarebbe stato peggio se fosse dipeso dagli altri: questo è importante".
Inevitabile parlare del futuro: "Io son venuto qui per amore e riconoscenza, stiamo facendo un grandissimo campionato, se andiamo in Europa la riconoscenza è ripagata, ovvio, ma intanto bisogna arrivarci perché i cavalli vincenti si vedono solo alla fine, è inutile aver corso tanto se poi ci facciamo superare. Dobbiamo portare a casa il risultato e tutto il resto va in secondo piano. Io non ho ancora deciso nulla, per cui non voglio prender in giro nessuno, quando deciderò solo a quel punto parlerò. Non mi va neppure di pensarci, sono troppo intelligente e maturo da non farmi distrarre, ma anche i miei giocatori non ci devono pensare, devono rimanere concentrati, poi ci sarà tempo per pensare a tutto".
IL COMMENTO
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