cronaca

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Lacrime, commozione e tanta tristezza davanti a quella bara bianca nella chiesa di San Biagio a Finalborgo per l'addio ad Alessia Berruti, la pallavolista di 11 anni morta giovedì scorso dopo essere stata colta da malore in una camera d'albergo a Rivoli, in provincia di Torino. Almeno duemila le persone hanno voluto salutare Alessia.

Al termine della messa è partito un applauso da parte delle compagne, che si sono strette attorno alla bara sulla quale erano state sistemate la maglietta e le sciarpe con i colori sociali della squadra per la quale giocava, il Volley Finale.

Alla fine della cerimonia funebre le compagne di squadra hanno lanciato l'urlo di incoraggiamento che i giocatori fanno prima di una partita. Il presidente del Volley Team Finale, Stefano Schiappapietra ha letto un messaggio mentre don Gianluigi Canneto, che ha celebrato il funerale, ha detto che "non ci sono parole per descrivere un dolore così grande".

"La vostra presenza è il segno più profondo dell'amore nel quale è vissuta Alessia e che ha portato nel mondo", ha aggiunto rivolgendosi alle centinaia di persone venute a dare l'ultimo saluto alla piccola pallavolista. Alessia era un'attaccante , "una delle più brave", assicura Schiappapietra che la vedeva allenarsi da quando aveva 7 anni.