Gentile direttore, leggo la cortese replica del dottor Francesco Lalla. Se ho usato parole sbagliate come "accuse gravi" me ne scuso e sono felice per il dottor Lalla delle precisazioni che egli compie a proposito della sua estraneità all’inchiesta giudiziaria comunemente definita “caso Banca Carige”. Se le cose stanno così, e non ho motivo per dubitare il contrario, allora non comprendo le sue dimissioni.
Per quale ragione, dottor Lalla, ha deciso inizialmente di rimettere il proprio mandato da Difensore civico, qualificando questa sua iniziativa come un atto dovuto?
Per quale ragione ha ritenuto di volere confermata la fiducia da parte di un consiglio regionale, insisto, che per due terzi è fatto da esponenti indagati, loro sì, per la vergognosa vicenda delle “spese pazze”?
A dirla tutta, io mi sarei posto il problema inverso: meritano ancora la mia, di fiducia?
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