cronaca

120 morti negli ultimi 50 anni, 5 solo nel 2014
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Sono stati 120 i morti per frane e inondazioni in Liguria dal 1964 al 2013, settima regione italiana per numero di vittime. Sono i dati dell'Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Cnr emersi a Genova a Palazzo Tursi a margine dell'incontro 'La responsabilità del sindaco nella protezione civile' organizzato da Anci Liguria.

Nell'ultimo mezzo secolo le frane in Liguria hanno causato 37 morti e 45 feriti, le inondazioni 83 morti, 9 dispersi e 17 feriti, per un totale di 120 vittime, 9 dispersi e 62 feriti. Nel 2014 la Liguria con 5 morti e 6 feriti è stata la seconda Regione italiana con più vittime per frana, inondazione e pioggia intensa, superata solo dai 6 morti della Lombardia, i 5 di Veneto e Toscana, seguita dai 3 di Sicilia e Marche.

Fra il primo gennaio e il 31 dicembre 2014 le frane e le inondazioni hanno causato 33 morti e 46 feriti, in 70 province di 19 regioni. Le persone che hanno dovuto abbandonare temporaneamente le loro abitazioni a causa di frane e inondazioni sono state oltre 10 mila.

Il coordinatore della commissione Protezione civile dell'Anci Liguria Michele Malfatti ha annunciato che "l'Associazione dei Comuni liguri con la nuova commissione ha deciso di seguire l'esempio di buona amministrazione di altre Regioni in modo da formare i Comuni sulla cultura del rischio idrogeologico".

Il presidente di Anci Liguria Marco Doria ha sottolineato come la Protezione civile sia "uno dei grandi temi che deve affrontare ogni amministratore. E' vero che i disastri ci sono sempre stati ma negli ultimi anni è emersa ancora di più la criticità del nostro territorio e i Comuni sono in prima linea nell'affrontare il problema".

L'assessore regionale all'Urbanistica Gabriele Cascino ha invece proposto all'Anci "dato che si sta rivendendo l'articolo 117 della Costituzione, che le nuove città metropolitane abbiano un ruolo riconosciuto nella gestione del rischio idrogeologico".