
Lo ha detto il presidente della Cei Angelo Bagnasco a margine della celebrazione della messa in occasione della giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato a Genova. Bagnasco ha ricordato i 52 milioni di profughi scappati da Siria, Mali, Somalia, Afghanistan e ha definito "impressionante" il numero di persone che "sono costrette a lasciare la propria casa, i propri affetti. E' il segnale - ha concluso - che si allarga quella diseguaglianza che sembra endemica nel mondo e sembra impossibile da superare ma che impossibile non deve essere, mai".
IL COMMENTO
Quella sommossa di Genova che segnò la fine del centrismo
Dalla Genova “meravigliosa” a quella della povertà e della solitudine