cronaca

Dura replica di Castagna alle parole del governatore
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L'emergenza rifiuti a Genova diventa più pesante ora dopo ora. L'intervento di Amiu cerca di ridurre i disagi. Ma la situazione in alcune zone del capoluogo è ai limiti. E a gridare aiuto sono le zone più defilate dal centro, quelle che non hanno percorsi turistici, né la nomea di "salotto buono" della città. Nel centro storico ci sono zone in cui i topi fanno festa a tutte le ore. Ora anche i maiali.

Dal quartiere di Certosa arriva la fotografia (nel senso letterale del termine) più chiara di quello che sta accadendo lontano dal centro città. In via Mansueto è stato avvistato un maiale che banchettava tra i rifiuti. Una scena da neo-realismo post bellico fissata sul suo profilo Facebook alle 7 del mattino da Maurizio Balbi. Gli ungulati da tempo circolano nel bosco limitrofo e ora sono attirati vicino ai cassonetti dall’abbondanza di alimenti dovuta ai rifiuti. In poche ore la situazione in via Mansueto è tornata alla normalità grazie al lavoro di Amiu (guarda). L'azienda ha inoltre chiesto l' intervento della polizia municipale perché il proprietario del maiale venisse rintracciato. L'animale è scappato da qualche recinto nei dintorni della zona.

Ma Genova nel 2014 non merita questo. La città spende per smaltire la sua 'rumenta' il triplo di quello che dovrebbe o che avrebbe potuto se ci fosse stata una programmazione comunale e regionale diversa. L'assessore regionale Raffaella Paita (che ha la delega anche ai Rifiuti) è impegnata in una campagna elettorale per le Primarie che le occupa molto tempo. Il governatore Claudio Burlando in 10 anni di leadership continua non ha saputo evitare che si arrivasse al collasso. Il Comune di Genova tentenna e rimanda su termovalorizzatori e strutture alternative.

In molti si chiedono che fine abbia fatto il piano programmatico di Renata Briano. Prima di fare le valigie per Bruxelles e prima di cedere le competenze a Paita, Briano aveva presentato un progetto di cui si sono perse le tracce. Forse per invidia, forse per negligenza. Il risultato a cui siamo arrivati è fin troppo evidente evidente: senza interventi qualificati Genova si avvia a diventare una discarica a cielo aperto. Mentre i genovesi continuano a pagare bollette da capogiro. Il governatore Burlando ha parlato in un'intervista al Secolo XIX di un "problema interno ad Amiu, di tipo organizzativo, e non riguarda gli accordi sottoscritti dalla Liguria con Piemonte, Toscana e Lombardia".

Immediata la replica a Burlando del presidente di Amiu Marco Castagna. "Ritengo del tutto ingiustificata l’accusa di disorganizzazione mossa dal Presidente Burlando. Anzi, proprio grazie all’organizzazione di Amiu e all’impegno di tutti i suoi lavoratori - che si sono prodigati durante le feste anche per far fronte a evidenti e pesanti disservizi causati da taluni nostri fornitori - le criticità impellenti sono state di fatto superate nonostante una situazione generale che – come è noto a tutti – non è di 'normalità'. Amiu, peraltro, è coinvolta - proprio anche su indicazione della Regione - non solo nella gestione della logistica dei rifiuti di Genova ma anche di tanti altri Comuni della Provincia, segno evidente che l’Azienda presenta uno standard organizzativo elevato". 

Il vertice di Amiu rispedisce quindi al governatore le accuse di 'disorganizzazione' e rilancia. "In un momento così delicato per l’intero sistema regionale dei rifiuti e mentre sono sul tavolo scelte fondamentali per il futuro di Amiu e di tutte le Aziende del comparto della regione, credo che sarebbe più opportuno che tutti gli attori coinvolti si focalizzassero sulla soluzione dei problemi strutturali del sistema, per la quale occorrerà - anche dopo le prossime scadenze “elettorali” - una totale comunione di intenti nella ricerca della soluzione definitiva al problema della gestione dei rifiuti in Liguria e per garantire un futuro certo ad Amiu, secondo quanto contenuto nel Piano industriale aziendale", conclude il presidente Castagna.