cronaca

I morti accertati finora sono undici
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Ha risposto per cinque ore e mezza alle domande del pm Ettore Cardinali e degli ufficiali della Capitaneria di Porto di Bari, il comandante della Norman Atlantic, Argilio Giacomazzi, giunto a Bari a bordo di nave S.Giorgio. Giacomazzi è accusato di naufragio colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose.

"Abbiamo chiarito ogni aspetto rispondendo a tutte le domande". Lo ha detto l'avvocato Alfredo Delle Noci, difensore del comandante del traghetto Norman Atlantic Argilio Giacomazzi che è stato interrogato nella notte a bari nel'ambito dell'inchiesta sul naufragio della nave. Giacomazzi è indagato insieme con l'armatore per naufragio colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. A quanto si è appreso, le domande del pm Ettore Cardinali che coordina le indagini sull'incendio, si sono concentrate anche sulle procedure di sicurezza attivate dopo il rogo fino alle fasi di evacuazione. Il comandante ha spiegato di aver rispettato le procedure e di aver dato un primo allarme interno all'equipaggio perché verificasse l'entità dell'incendio e non creasse il panico tra i passeggeri, e solo in un secondo momento, come da procedure, l'allarme a tutta la nave. Giacomazzi, soccorso a bordo della nave della Marina Militare San Giorgio, è sbarcato ieri sera a Brindisi. A bordo della nave, prima che attraccasse in porto, erano già saliti in elicottero il pm Cardinali e alcuni ufficiali della Capitaneria di Porto per cominciare l'interrogatorio dei naufraghi. Il pm ha poi stabilito che gli interrogatori del comandante e di parte dell'equipaggio avvenissero a Bari. Dopo lo sbarco a Brindisi, scortati da mezzi della Capitaneria, comandate e equipaggio sono stati trasferiti a Bari. A causa di una bufera di neve, hanno impegnato circa tre ore e mezza per raggiungere gli uffici della capitaneria di porto di Bari. L'interrogatorio del comandate è terminato alle 7.30 di questa mattina. A seguire sono cominciati gli interrogatori dell'equipaggio, ancora in corso.

"Il numero dei morti potrebbe salire. È presumibile che altre vittime siano ancora sul relitto". Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Bari, Giuseppe Volpe. Il magistrato ha anche aggiunto che facendo il bilancio tra il numero delle persone presenti sulla Norman Atlantic, 499 in tutto, i naufraghi soccorsi (310) e le vittime accertate, restano 179 persone di cui non si hanno notizie certe, ma che potrebbero essere su due mercantili greci che hanno partecipato ai soccorsi e che ora sono diretti verso la costa ellenica. Dei 499 a bordo, oltre a 478 tra passeggeri e equipaggio, c’erano 18 in overbooking e 3 clandestini. 

Intanto  le vittime sono per il momento 11. Sono tre autotrasportatori di Napoli le vittime italiane del traghetto Norman Atlantic. I familiari avrebbero fatto un primo riconoscimento fotografico. Il traghetto sarà rimorchiato a Brindisi con l'ok delle autorità albanesi. Nelle operazioni di aggancio hanno perso la vita due marinai colpiti da un cavo spezzato. Le condizioni del mare ostacolano l'arrivo dei naufraghi sulle coste italiane. La nave è sotto sequestro. Il comandante Argilio Giacomazzi e l'armatore sono indagati per i reati di naufragio colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose.

MORTI DUE MARINAI - Nelle manovre di aggancio sono morti due marinai del rimorchiatore albanese. Un altro membro dell'equipaggio sarebbe rimasto gravemente ferito. Le vittime sono state colpite da un cavo che si è spezzato durante le manovre di aggancio.

PAGINA FACEBOOK PER GIACOMAZZI - Una pagina facebook a supporto di Argilio Giacomazzi, il comandante spezzino del Norman Atlantic, è comparsa organizzata da amici e colleghi e da chi "crede che Argilio ce la farà". Tra i tanti messaggi di solidarietà, incitamento e affetto quelli di ex colleghi: "facci vedere a tutti come si gestisce il proprio equipaggio in una situazione di emergenza e panico". E ancora: "lei rappresenta il riscatto di tutta la Marineria italiana del dopo Costa Concordia". E infine: "Schettino guarda e impara!".

PROPRIETARI DEL TRAGHETTO - I cantieri navali Visentini di Porto Viro, che hanno varato nel 2009 la 'Norman Atlantic', sono specializzati nella costruzione di grandi navi traghetto tipo Ro-Pax, utilizzate da molte compagnie marittime nel Mediterraneo e nei mari del Nord Europa. La Visemar Navigazione, proprietaria del traghetto in fiamme al largo dell'Albania, è una società di uno dei due gruppi risultanti dalla scissione della famiglia Visentini, nel 2007. Dal 1964 ad oggi dai cantieri polesani sono uscite 230 navi.

In una nota Confitarma ha sottolineato che "la Norman Atlantic - una nave conforme a tutte le regolamentazioni internazionali, costruita solo da cinque anni in uno dei migliori cantieri del mondo specializzato proprio nella costruzione di traghetti e da sempre di proprietà degli Armatori Visentini - era in ottime condizioni sotto il profilo della sicurezza, come comprovato proprio dalla recente visita tecnica che aveva messo in evidenza, in un quadro di eccellenza delle sue dotazioni, soltanto marginalissime misure da migliorare, nessuna delle quali ritenuta, anche lontanamente, un pericolo per la sicurezza della navigazione".