
"Credetemi-ha esordito Cordì- se vi dico che mi sono trovato in uno stato confusionale e di paura che mi ha paralizzato per alcune ore. Ebbene, se la paura è una colpa, e potrebbe anche esserla, allora ho avuto questa colpa".
"L'episodio di cui sono stato vittima insieme ad un nostro concittadino è da considerarsi un fatto gravissimo che mai avrei pensato di poter immaginare, figurarsi esserne coinvolto - ha aggiunto Cordì in consiglio -. Chi mi conosce sa quanto fermamente ho sempre condannato qualsiasi tipo di violenza e quanto ne sia estraneo. Nonostante io continui a cercare parole per descrivere e spiegarvi il mio stato mentale nelle ore successive all'accaduto, l'unica che mi sale alla bocca è paura".
IL COMMENTO
Il futuro della nostra lingua scritto nel tema della maturità
Palazzo ex Rinascente a Piccapietra: meglio un museo o un nuovo autosilos?